La giunta regionale approva delibera, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 179

Bari. Crea-attiva-mente: programma per la mobilità sicura e sostenibile

Bari. Crea-attiva-mente: programma per la mobilità sicura e sostenibile

Il programma agisce sull’offerta di dotazioni infrastrutturali e trasportistiche sia attraverso il miglioramento del servizio del trasporto collettivo che con l’incentivazione della mobilità ciclistica e ciclopedonale

E' stato approvato con regolare delibera della Giunta regionale n. 2522  il Programma “Crea-attiva-mente”, finalizzato ad avviare concrete iniziative per la mobilità sicura e sostenibile attraverso differenti misure per la pianificazione e la gestione della mobilità.

Il programma “Crea-attiva-mente” sarà avviato attraverso il progetto “Mente locale” ed il progetto “Cicloattivi”. Il primo riguarda il recupero degli immobili ubicati presso le stazioni e le linee ferroviarie delle aziende pugliesi (Ferrovie del Gargano, Ferrotramviaria, Ferrovie del Sud Est, Ferrovie Appulo Lucane) per lo sviluppo, la promozione turistica e la partecipazione sociale del territorio; il secondo lo sviluppo della mobilità ciclistica e ciclopedonale, con la tutela degli utenti deboli e non motorizzati della strada (pedoni e ciclisti).
Gli interventi infrastrutturali previsti all’interno del programma saranno finanziati a seguito di rimodulazione del PO FESR 2007/2013.
Il provvedimento è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 179 del 1° dicembre 2010.

In particolare il programma “Creattivamente” agisce sull’offerta di dotazioni infrastrutturali e trasportistiche sia attraverso il miglioramento del servizio del trasporto collettivo che con l’incentivazione della mobilità ciclistica e ciclopedonale.

In fatto di trasporto pubblico locale L'assessorato alla mobilità punta ad un rilancio affinché evolva da una funzione prevalentemente di servizio di trasporto per categorie deboli e meno abbienti a strumento per la risoluzione dei problemi più generali della mobilità e della sostenibilità urbana. Al centro della politica della mobilità ci sono i cittadini, le comunità dei pendolari, coloro i quali conoscono per esperienza diretta il servizio di trasporto e possono contribuire a trovare soluzioni efficaci per il potenziamento del tpl.

Accanto al coinvolgimento dei cittadini, con la realizzazione di processi partecipativi sulla mobilità, l’assessorato ha istituito una cabina di regia del trasporto pubblico locale, perché i fornitori si riconoscano parte di un unico servizio integrato del trasporto pubblico, attraversoprocessi di mobility management.

Interessante anche il percorso che mette al centro L'evoluzione della mobilità ciclopedonale.
Nella sintesi per i decisori politici del IV Rapporto dell’Ipcc (Mitigazione dei cambiamenti climatici- Gruppo di lavoro III) la bicicletta viene indicata come una tra le principali tecnologie e pratiche di mitigazione per ridurre le emissioni dei gas serra. Anche il libro Verde dell’Unione Europea del 2007 “Verso una nuova cultura della mobilità urbana” sottolinea la necessità che le Amministrazioni locali e regionaline promuovano l’uso. Agire sulla cultura del singolo cittadino è solo l’inizio – spiegano in Regione -.

L’assessorato nell’intento di promuovere l’utilizzo negli spostamenti del trasporto pubblico locale e della bicicletta, accompagna agli interventi infrastrutturali e alle misure sulla gestione della domanda ed offerta di mobilità, azioni di comunicazione che evidenzino i vantaggi per la salute, l’ambiente, l’economia dei sistemi di spostamento alternativi all’auto privata.

Il piano di comunicazione sul programma sarà ampio e coordinato in modo da restituire ai cittadini la complessità e la continuità degli interventi ed affiancherà alla comunicazione istituzionale, operazioni creative di informazione e sensibilizzazione sul tema.

L’attuale scenario è sufficientemente ampio per fornire alcuni preziosi elementi di riflessione in merito ai risultati raggiunti finora, in Italia e all’estero.
Le stazioni impresenziate ovvero quelle strutture in cui non opera più personale ferroviario addetto alla circolazione dei treni e ai servizi commerciali, rappresentano un fenomeno relativamente nuovo che impone la necessità di mutarne la destinazione d’uso attraverso il recupero architettonico, posto che le stazioni impresenziate costituiscono allo stesso tempo, un problema e un’opportunità. Un problema perché le stazioni rimaste prive del personale ferroviario risultano spesso scomode, sgradevoli e insicure per i passeggeri, oltre ad imporre costi notevoli di manutenzione ordinaria e straordinaria. Un’opportunità perché queste strutture in molti casi si prestano ad un uso sociale potenzialmente molto interessante per le amministrazioni territoriali e le varie realtà dell’associazionismo.

Spiegare e convincere il cittadino che la bicicletta non è solo un mezzo di “svago”, bensì un “mezzo di spostamento” al pari della propria auto, un mezzo di locomozione a “carburante ecologico e naturale” diventa un punto fondamentale.

L’assessorato regionale alla Mobilità intende sostenere l’uso sicuro della bicicletta in ambito urbano ed extraurbano, attraverso azioni indirizzate sia agli enti locali che ai ciclisti urbani, ai cicloturisti e a coloro che – pur non essendo attualmente fruitori della bicicletta – potrebbero trovare utile e conveniente il suo utilizzo (studenti delle scuole medie, universitari, ecc).Manu Mich. – clickmobility.it

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