I risultati emergono da una ricerca di Nomisma presentata durante il convegno internazionale 'Trasporto sostenibile: energia, salute e ambiente, problemi e soluzioni' organizzato dall'associazione scientifica internazionale che si occupa del controllo delle emissioni
Le polveri ultrasottili che derivano dalla combustione dei motori diesel sono il fattore più inquinante e dannoso per la salute.
Ogni anno causano centinaia di morti e migliaia di affezioni invalidanti solo in Italia, con costi sanitari per la collettività elevatissimi.
La situazione può migliorare con i filtri antiparticolato, in grado di abbattere oltre il 99,8% delle polveri ultrasottili, la cui efficacia è comprovata da decine di test internazionali, con costi contenuti.
Le ricerche sul campo dimostrano che L'adozione dei sistemi filtranti ha un rapporto costo-beneficio di 1 a 5: per ogni euro investito per retrofittare i mezzi circolanti se ne risparmiano 5 in costi sociali e sanitari. E' quanto è emerso dal convegno internazionale 'Trasporto sostenibile: energia, salute e ambiente, problemi e soluzioni' organizzato dal Vert, associazione scientifica internazionale che si occupa del controllo delle emissioni.
Ieri nel corso del convegno, aperto del ministro delL'Ambiente Stefania Prestigiacomo, sono stati presentati numerosi dati relativi L'impatto sulL'ambiente e sulla salute del traffico veicolare, alle strategie politiche e soluzioni tecnologiche per contenerne i costi sociali ed economici.
In particolare è stata illustrata una ricerca condotta da Nomisma.
Il rapporto riporta i dati sui valori medi di concentrazione di polveri sottili nel triennio 2006-2008 delle prime 15 città italiane per popolazione da cui si desume che, oltre a Roma (40,4), le performance peggiori sono concentrate nelle città del nord e in particolare nelL'area della Pianura Padana, come Milano (49,2), Torino (56,5), Bologna (41,3), Verona (47), Padova (46,7).
Questa situazione, sottolinea Nomisma, determina gravi patologie sanitarie che, nelle 15 città italiane più popolate fa stimare L'istituto bolognese di ricerca "5.876 decessi L'anno prodotti da elevate concentrazioni di PM10. Di questi decessi, 534 sono riferibili ai tumori maligni della laringe, della trachea, dei bronchi e dei polmoni, mentre se si considerano gli effetti acuti relativi a malattie del sistema circolatorio e respiratorio il numero sale a 953". La città dove le presunte morti da eccessivo inquinamento delL'aria sono maggiori é Roma (1.508), seguita da Milano (906) e Torino (813). In coda a questa 'classifica' delle vittime da polveri sottili ci sono Bari (130 morti), Messina (124), Catania (110).
Oltre ai danni di lungo periodo derivanti dL'anidride carbonica, il particolato che viene prodotto dalla combustione dei motori diesel e disperso nelL'ambiente con i fumi di scarico dei mezzi – in particolare di quelli commerciali che impattano per il 60% sulL'inquinamento complessivo dal traffico veicolare – è la sostanza più dannosa ed inquinante. Cancro, malattie cardiovascolari e asma sono le principali affezioni causate dalle particelle ultrasottili, la componente più dannosa.
Secondo il presidente del comitato scientifico del Vert, Andreas Mayer "da decenni, è dimostrato, la soluzione migliore per abbattere la dispersione di polveri sottili sono i filtri antiparticolato in tutte le loro applicazioni: bus, mezzi pesanti, autoveicoli, macchine da cantiere, natanti, locomotori. Una soluzione adottata già in molti Paesi con effetti benefici sulla salute umana, come dimostrano gli studi e di facile attuazione. Una soluzione che azzera i tempi e taglia i costi rispetto L'acquisto di nuovi mezzi e al rinnovo delL'intero parco circolante. Nei prossimi anni avremo in Europa 30 milioni di mezzi nuovi dotati di filtro antiparticolato, ma intanto bisogna agire sul parco circolante, spesso molto antiquato".
Il problema si pone anche per i mezzi più nuovi. Anche i motori classificati Euro senza filtroantiparticolato emettono concentrazioni di polveri ultrasottili 500 volte superiori a quelli dotati di filtri, tanto da rendere urgente L'adozione di strategie pubbliche e interventi normativi che puntino L'adozione dei sistemi filtranti per il parco mezzi circolante.
Ma quanto costano questi filtri? "Per piccole vetture 3550 euro mentre per le grandi 4500" afferma Bruno Tronchetti Provera, presidente del Vert. Ma sottolinea Tronchetti Provera "un autobus nuovo costa 200 mila euro. Con la stessa cifra si retroaffittano 40 autobus vecchi".Manu Mich. – clickmobility.it

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