La spesa complessiva della Regione per i servizi di trasporto (ferro+gomma) è pari annualmente a 380 milioni di euro

Bologna. Atto d'indirizzo per trasporto pubblico: informativa delL'assessore Peri in commissione

Bologna. Atto d'indirizzo per trasporto pubblico: informativa delL'assessore Peri in commissione

Peri: “Nel tpl le prospettive per il prossimo triennio sono critiche. Intendiamo proseguire e portare a compimento le migliorie avviate negli anni scorsi in fatto di inquinamento ambientale e la realizzazione di  Stimer, sistema coordinato di tariffazione che unisce diversi servizi e consente l’adozione del biglietto unico”

La commissione, territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Damiano Zoffoli, ha ascoltato un’informativa dell’assessore ai trasporti, Alfredo Peri, sull’atto d’indirizzo per la programmazione e l’amministrazione del trasporto pubblico regionale nel triennio 2011-2013.

I provvedimenti di programmazione, anche per contenere i consumi energetici e ridurre le cause d’inquinamento ambientale, negli anni scorsi, attraverso gli accordi con gli enti locali, hanno potenziato la quantità e la qualità del trasporto collettivo su gomma (bus) e su ferro (treni).
Dal 2000 al 2010, i servizi su gomma hanno avuto un incremento del 5% e quelli ferroviari di un milione e 700 mila treni/Km. Oltre che sull’aumento quantitativo dei servizi, si è intervenuti anche sulla loro trasformazione qualitativa (reti, orari, tariffe integrate).

La spesa complessiva della Regione per i servizi di trasporto (ferro+gomma) è pari annualmente a 380 milioni di euro, a questi fondi vanno aggiunti 200 milioni provenienti dalle tariffe.

L’impianto che l’Emilia-Romagna ha costruito per qualificare e rendere competitivo il trasporto pubblico – ha detto Peri – riceve purtroppo un colpo durissimo dalla finanziaria del Governo: i contratti di gestione del servizio ferroviario costano alla Regione 118 milioni di euro, Tremonti ha tagliato questi trasferimenti di 60 milioni. Altri 60 milioni mancheranno alla nostra viabilità (manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade ex Anas), avendo il Governo in sostanza azzerato il Fondo che la finanziava.

Le prospettive per il prossimo triennio sono quindi critiche. Intendiamo comunque, ha detto l’assessore, proseguire e portare a compimento le azioni di miglioramento avviate negli anni scorsi. Tra queste Stimer, il sistema coordinato di tariffazione che unisce i diversi servizi (ferro, gomma) e consente l’adozione del biglietto unico (‘Mi Muovo’), già attivo in varie province.

L’integrazione tariffaria – ha aggiunto – non è però sufficiente, occorre lavorare perché le 265 stazioni dell’Emilia-Romagna diventino realmente punti d’intermodalità, con orari e servizi coordinati.
Intendiamo inoltre continuare nelle azioni di contenimento dell’inquinamento, proseguendo negli Accordi con gli enti locali sulla qualità dell’aria e favorendo tecnologie e mezzi ecocompatibili, tra questi, in particolare, quelli elettrici.

Giovanni Favia (mov5stelle) ha suggerito di coprire i tagli ai servizi di trasporto pubblico con parte delle risorse stanziate dalla Regione per le grandi infrastrutture, ha anche chiesto di avere in dettaglio i risultati delle azioni di programmazione messe in campo negli anni scorsi.
Analoga richiesta è venuta da Galeazzo Bignami (pdl) e da Gabriella Meo (verdi-sel), la consigliera ha espresso preoccupazione per gli effetti che il pesante calo delle risorse avrà sui servizi che, anche per questo, dovranno essere riorganizzati con criteri di economicità, ma anche di equità, per non penalizzare ulteriormente gli abitanti delle aree extraurbane.
Con circa la metà delle risorse necessarie a fare funzionare il servizio ferroviario – ha detto Paola Marani (pd) – inevitabilmente si danno meno servizi ai cittadini: la Regione deve perciò informarli sulle ricadute concrete che la manovra finanziaria avrà, molto presto, sulla quantità e qualità del nostro trasporto pubblico.Manu Mich. – clickmobility.it

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