Simonetti: “Tranquillizziamo i cittadini, la clausola sociale che salvaguarda il posto ai 260 dipendenti esiste. La riduzione dei chilometri è dovuta alla riorganizzazione delle linee. Sulla residenzialità c’è un impegno, non poteva essere un vincolo, che sarebbe stato illegittimo. Sul ramo d’azienda forse i sindacati non hanno letto bene”
Fresco di pubblicazione il bando di gara per L'affidamento del tpl nel bacino interprovinciale di Biella e Vercelli ha già raccolto una ridda di polemiche.
La procedura di gara prevede l’affidamento dell’insieme dei servizi di competenza di 4 Enti: Provincia di Biella, Provincia di Vercelli, Comune di Biella, Comune di Vercelli.
Un insieme che vede, nel dettaglio:
– servizi extraurbani automobilistici di competenza della Provincia di Biella,
– servizi extraurbani automobilistici di competenza della Provincia di Vercelli,
– servizi urbani automobilistici ed a fune di competenza del Comune di Biella,
– servizi urbani automobilistici della conurbazione di Vercelli (composta dai Comuni di Vercelli, Borgo Vercelli e Caresanablot), di competenza del Comune di Vercelli.
Il tutto per un importo complessivo di € 84.117.660,00 IVA esclusa ed un termine per la presentazione delle offerte fissato al 31 agosto del corrente anno.
Alla Provincia di Biella, individuato come Ente capofila o stazione appaltante (SA), è stato affidato il compito di coordinare le attività che necessitano di una gestione unitaria e di monitorare la regolare attuazione del processo di gara.
La pubblicazione del bando ha scatenato la bagarre.
A sostenere con forza la loro contrarietà alle linee del documento sono in prima linea i sindacati, seguiti a ruota da molti rappresentanti del centro sinistra e dal consigliere regionale Wilmer Ronzani, che ha chiesto espressamente alla giunta provinciale di sospendere la procedura di gara sostenendo a spada tratta che il bando penalizza cittadini e lavoratori e mettendo tutto, nero su bianco, in un'interrogazione.
"La giunta sospenda la procedura di gara, dia seguito agli impegni sottoscritti e convochi immediatamente la Commissione consigliare competente – ha sottolineato Ronzani -. Gli impegni sottoscritti si rispettano.
Meno servizi di trasporto pubblico locale e meno garanzie per i lavoratori e per l’occupazione: sono queste le conseguenze del bando di gara per l’affidamento del servizio del trasporto pubblico locale. A questo si aggiunge un problema di metodo se è vero che ciò che è scritto nel bando non è ciò che la giunta aveva concordato con le Organizzazioni Sindacali, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta clausola sociale.
E’ un errore aver ridimensionato il trasporto pubblico locale sia in Provincia che nella città di Biella. Da una parte si decide il blocco del traffico e si invocano provvedimenti con i quali potenziare il trasporto pubblico, dall’altra, si mette a gara un servizio che non sarà più lo stesso di prima se è vero che i tagli sono stati del 5 per cento in Provincia e del 25 per cento nella città. E’ la politica del gambero. Anziché riorganizzare e potenziare il trasporto pubblico locale, rendendolo competitivo anche dal punto di vista della organizzazione delle linee e degli orari, si fa il contrario, per di più contravvenendo agli impegni sottoscritti con i sindacati, non vedendo o fingendo di non vedere che il ridimensionamento del servizio comporterà una riduzione di almeno 20 addetti".
Alle tante considerazione non si è fatta attendere la replica del presidente della Provincia Roberto Simonetti che parla, senza mezzi termini, di "grande strumentalizzazione per cercare di raccattare voti alle prossime elezioni regionali".
In base alle accuse dei sindacati l’accordo siglato con l’assessore Castagnetti non è stato rispettato: sotto la lente di ingrandimento viene posto "il taglio di circa 300.000 chilometri che si tradurrà in una riduzione di personale". Per i sindacati gli accordi sottoscritti dalle sigle sindacali e dalla Provincia non sono stati riportati nel bando di gara, primo fra tutti il mantenimento della sede di lavoro.
In merito alla clausola sociale è ancora il presidente Simonetti a prendere la parola "Occorre tranquillizzare i cittadini, la clausola sociale che salvaguarda il posto ai 260 dipendenti esiste. Si sta creando allarmismo e confusione per cercare di raccogliere voti.
La riduzione dei chilometri (pari all’1%) è dovuta alla riorganizzazione delle linee. Sulla residenzialità c’è un impegno, non poteva essere un vincolo, che sarebbe stato illegittimo. Sulla questione del ramo d’azienda forse i sindacati non hanno letto quello che siglavano.
I nostri tecnici ci hanno detto che questo sarebbe stato il modo migliore per tutelare eventualmente le maestranze, previsto del resto dal codice civile.Manu Mich. – clickmobility.it