Assi tematici ad hoc su sicurezza stradale, trasporto pubblico, viabilità e accessibilità, portualità e logistica, trasporto aereo, mobilità lenta e mobilità urbana, e a ciascuno saranno collegati progetti e obiettivi generali
È stato approvato ieri dalla giunta provinciale il “Pim”, il piano integrato della mobilità, che contiene gli obiettivi, le azioni e i progetti per migliorare il sistema della mobilità provinciale.
Grazie al piano la Provincia “potrà effettuare attività di coordinamento per realizzare gli interventi prioritari e irrinunciabili sul sistema delle infrastrutture per la mobilità e i trasporti” ha sottolineato vicepresidente Luigi Bussalai, che ha lavorato alacremente alla realizzazione del documento di concerto agli uffici competenti.
Interventi – rimarca ancora Bussalai – troppo spesso annunciati e mai realizzati anche a causa di una mancata regia e condivisione delle scelte e alla difficoltà di finanziare le opere.
Il piano permetterà alla Provincia, attraverso l’istituzione di appositi tavoli di lavoro, di acquisire le intese con i Comuni, la Regione, l’ANAS, le Ferrovie, l’Autorità Portuale, le aziende del trasporto pubblico e le categorie economiche sui progetti più importanti.
La Provincia, inoltre, opererà per accedere ai canali di finanziamento regionali, statali, comunitari e semplificherà e snellirà le procedure di approvazione dei progetti attraverso gli accordi di programma e le conferenze dei servizi.
Entrando nel merito della struttura del piano è dato di sapere che si articola in sette assi tematici ovvero sicurezza stradale, trasporto pubblico, viabilità e accessibilità, portualità e logistica, trasporto aereo, mobilità lenta e mobilità urbana, e a ciascuno saranno collegati progetti e obiettivi generali.
L'asse 1, ad esempio, punta alla sostenibilità ambientale dei trasporti e sicurezza stradale (Programma degli interventi per la sicurezza stradale), il 2
al trasporto pubblico (Metropolitana leggera in superficie che utilizza la ferrovia per collegare Savona con Altare e la Valbormida), mentre il 3 è incentrato su viabilità e accessibilità (Bretella autostradale Albenga Valbormida Predosa e Nuova Aurelia nel territorio costiero) e il 4 su portualità e logistica. Non vengono accantonati la mobilità lenta e il trasporto aereo.
L'asse 2, dicevamo, è quello riferito al tpl, e vede in cantiere l’approvazione della metropolitana leggera in superficie che utilizzerà la linea ferroviaria per collegare Savona con Altare e in generale la Valbormida. Per l’asse 1, quello riguardante la sicurezza stradale, è già attivo a Palazzo Nervi un fondo da 1,8 milioni di euro coperto al 50% dal Ministero e al 50% dall’ente da cui attingere per gli interventi più urgenti. Manu Mich. – clickmobility.it

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