Le linee della riforma sono state esposte dall'assessore Cattaneo ma l'opposizione è insorta criticando “la forzatura di portare in Consiglio un testo senza che fosse terminato il suo iter in commissione”

Milano. Il Consiglio regionale rinvia alla prossima legislatura la riforma del tpl

Milano. Il Consiglio regionale rinvia alla prossima legislatura la riforma del tpl

Cattaneo: “Ho offerto alla minoranza Un'ampia disponibilità ad accettare un pacchetto di emendamenti migliorativi della legge in cambio chiedevo, il ritiro degli oltre 1.300 emendamenti. La mia proposta è caduta nel vuoto, evidentemente non erano interessati a migliorare la legge, ma a bloccarla e basta”

La riforma del trasporto pubblico locale è stata rinviata dal Consiglio regionale alla prossima legislatura.
Il presidente del Consiglio Giulio De Capitani ha sospeso ieri la trattazione del progetto di legge sul tpl e dei relativi emendamenti, cosi come deliberato nella Conferenza dei Capigruppo anche con il consenso dei rappresentanti della maggioranza.

La discussione sul progetto di legge che disciplina il settore dei trasporti ha visto contrapporsi maggioranza ed opposizione.

Il documento, illustrato in aula dal presidente della Commissione consiliare Territorio, Giovanni Bordoni, prevedeva una revisione organica della normativa generale del settore.
Tra i punti contenuti nella proposta la riorganizzazione dei bacini e delle reti, L'istituzione delle Agenzie territoriali, la riorganizzazione del servizio ferroviario regionale, L'istituzione del polo metropolitano della mobilità, lo sviluppo delL'integrazione modale e tariffaria.

Le linee della riforma sono state esposte dL'assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo ma L'opposizione è insorta criticando “la forzatura di portare in Consiglio un testo senza che fosse terminato il suo iter in commissione”.
Il testo di riforma è stato accompagnato da oltre 1300 emendamenti presentati dal Pd e dagli altri schieramenti di minoranza.
Per un provvedimento “così importante di riforma del trasporto pubblico” sarebbero serviti una serie di ulteriori approfondimenti in commissione, hanno spiegato i rappresentanti delL'opposizione.

La maggioranza ha comunque deciso di ritirare il progetto di legge, duramente contestato dalle opposizioni in consiglio.
Soddisfatto il Pd che con il consigliere Stefano Tosi parla di "atto dovuto".

"E' stata la maggioranza – lamenta il consigliere democratico – con i suoi ritardi e con le sue divisioni, a non onorare gli impegni presi con le amministrazioni locali e con gli operatori del settore dei trasporti".
Numerose le critiche sul provvedimento: ''E' arrivato tardi in commissione – continua Tosi – e la Giunta ha scelto di non indicarlo come priorità.

"Nella discussione sono subito stati evidenziati molti limiti, gli stessi che avrebbero meritato un confronto serrato e proficuo – spiegano i rappresentanti delL'opposizione -. Se la commissione non é arrivata a votare il provvedimento non può essere certo responsabilità delL'opposizione, che da tempo invoca una riforma vera del settore del trasporto locale. La forzatura di portare comunque il provvedimento in Aula non ha funzionato e il ritiro – conclude Tosi – e' alla fine stato un atto dovuto nei confronti del Consiglio regionale, ma soprattutto degli utenti e degli operatori del settore".

"Con 1.332 emendamenti presentati dalla minoranza – spiega L'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo – saremmo stati bloccati su una discussione che, per motivi di tempo, non saremmo riusciti comunque a concludere, bloccando la trattazione di altre leggi L'ordine del giorno. Per senso di
responsabilità ho accettato di rimandare alla prossima legislatura L'approvazione del testo della riforma. Mi sembra evidente che, al di là delle parole e della gazzarra nelle stazioni, L'opposizione non interessa nulla del trasporto pubblico, ma solo di bloccare una legge che, in alcuni aspetti, era stata approvata anche da esponenti del centrosinistra".

"Ho offerto alla minoranza un'ampia disponibilità ad accettare un pacchetto di emendamenti migliorativi della legge – continua L'assessore Cattaneo – in cambio chiedevo, evidentemente il ritiro degli oltre 1.300 emendamenti. La mia proposta è caduta nel vuoto, evidentemente non erano interessati a migliorare la legge, ma a bloccarla e basta. Ne porteranno la responsabilità politica davanti agli elettori. Se sarò rieletto, il mio impegno politico sarà quello di portare lo stesso testo. E' evidente che avremo perso sei mesi ed è altrettanto evidente di chi sarà stata la colpa".

"La mancata approvazione della riforma del trasporto pubblico locale é un fatto profondamente negativo per i cittadini e i pendolari. La scelta della giunta regionale di portare in Consiglio la proposta solo L'ultimo giorno utile e i 1.334 emendamenti presentati dL'opposizione hanno prodotto questo infausto risultato – ha denunciato il  segretario regionale della Cisl lombarda, Roberto Benaglia, il quale ha anche ricordato che la proposta di riforma era frutto di un lungo e proficuo confronto tra istituzioni e parti sociali, un patto condiviso da Cgil, Cisl e Uil e moltissime amministrazioni locali di differenti schieramenti politici.

"Siamo profondamente delusi – ha aggiunto il sindacalista –  il Consiglio regionale ha buttato via due anni di lavoro mentre il sistema dei trasporti ha bisogno di interventi e politiche immediate ed efficaci, come ben conoscono le migliaia di lavoratori che ogni giorno affollano i mezzi pubblici".Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon