Il sistema a disposizione delle forze di Polizia per ricostruire le dinamiche di eventuali fatti di reato

Sassari. Videosorveglianza sugli autobus delL'ATP: ieri siglato protocollo d'intesa fra Prefettura e azienda

Sassari. Videosorveglianza sugli autobus delL'ATP: ieri siglato protocollo d'intesa fra Prefettura e azienda

L’accordo sottoscritto intende sviluppare Un'efficace azione dissuasiva nei confronti dei potenziali autori di comportamenti antisociali ed antigiuridici, prevenire e contrastare episodi di vandalismo, salvaguardare il patrimonio dell’azienda e contribuire a contrastare fenomeni di criminalità

Scatta la videosorveglianza sui bus delL'Atp, ore contate per vandali e ladri.
Ieri il Prefetto di Sassari Marcello Fulvi e il presidente dell’ATP Leonardo Marras, hanno siglato un protocollo d’intesa per migliorare, in un’ottica di sicurezza partecipata, il livello di tutela per i cittadini che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico locale e per i conducenti, nonché per salvaguardare il patrimonio pubblico, tramite un sistema di videosorveglianza a bordo degli autobus collegato alle forze dell’ordine.

L’accordo sottoscritto – che permette di attivare, in caso di necessità, in tempi reali, le forze dell’ordine – intende sviluppare un'efficace azione dissuasiva nei confronti dei potenziali autori di comportamenti antisociali ed antigiuridici, prevenire e contrastare episodi di vandalismo, salvaguardare il patrimonio dell’azienda e contribuire a contrastare fenomeni di criminalità.

L’iniziativa prevede, da un lato l’installazione da parte di ATP di telecamere a bordo degli autobus e di un computer di bordo che consenta la memorizzazione delle immagini – nei limiti temporali previsti dal Garante per la privacy -, dall’altro la creazione, da parte della Prefettura, delle condizioni di pronto intervento in caso di chiamata a centrale operativa delle Forze dell’Ordine effettuata da parte del personale ATP, allo scopo appositamente formato.

Il protocollo stabilisce che le riprese effettuate non ledano la riservatezza delle persone e che le immagini, crittate e registrate sul supporto informatico di bordo, siano conservate per un massimo di 72 ore (elevabili fino a 7 giorni in taluni casi), le chiavi per l’accesso alle riprese sono custodite esclusivamente da ATP e dalla Prefettura di Sassari, al fine di garantire la massima tutela delle immagini e dei dati presenti nelle registrazioni.

Con tale accordo, il sistema di videosorveglianza ATP è a disposizione delle forze di Polizia per ricostruire le dinamiche di eventuali fatti di reato, le cui immagini riprese dal sistema potranno essere utilizzate nell’esercizio di attività di indagini o di polizia giudiziaria.
L’impianto di videosorveglianza installato è costituito da un sistema digitale composto da telecamere e da un dispositivo informatico (unità logica) che riprendono e registrano tutto quello che accade a bordo durante il servizio. Gli autobus dotati di telecamere a bordo saranno contraddistinti da appositi avvisi che avvertiranno gli utenti della presenza di apparecchi per la ripresa e la registrazione di immagini.

L’introduzione della videosorveglianza a bordo dei mezzi è un impegno che ATP aveva preso in passato, recependo le istanze in tal senso avanzate da utenti e dal personale viaggiante aziendale, e che oggi comincia a diventare realtà, anche a seguito di apposito accordo siglato alcune settimane fa con le Organizzazioni Sindacali. Si tratta di uno strumento adottato dall’azienda per contrastare soprattutto i casi di vandalismo e gli episodi violenti e di microcriminalità.

Nel dettaglio, l’impianto di videosorveglianza a bordo è composto da quattro telecamere digitali a colori, da un dispositivo di registrazione e da un pulsante di allarme situato nel posto autista. Le telecamere – posizionate in testa, al centro e in fondo all’autobus – riprendono tutto quello che accade all’interno del mezzo, senza soluzione di continuità mentre resta fuori dal campo di ripresa la postazione di guida. Le immagini vengono immagazzinate in un dispositivo informatico (unità logica) digitale e restano a disposizione delle autorità di pubblica sicurezza per un massimo di 72 ore, trascorso tale termine senza che vengano rilevati episodi illeciti le immagini vengono automaticamente cancellate, in osservanza alla normativa sulla privacy. Esiste anche la possibilità di bloccare la procedura di cancellazione automatica delle immagini: ciò avviene qualora l’autista, accortosi di episodi illeciti o avvisato dai passeggeri, intervenga sul pulsante di allarme. In questo modo le immagini vengono “protette” mediante un doppio codice di sicurezza, le cui chiavi di sbloccaggio sono a disposizione di ATP e dell’Autorità di pubblica sicurezza.
La necessità di un doppio intervento congiunto per sbloccare le immagini è un’ulteriore garanzia di sicurezza per gli utenti, che consente di intervenire anche una volta trascorso il tempo ordinario massimo di conservazione (72 ore) previsto dalla normativa sulla tutela dei dati personali. In questo modo la deterrenza verso gli atti illeciti viene aumentata.

Per prevenire eventuali atti vandalici, telecamere e unità di registrazione sono protette mediante apposite coperture.
Chi subisce un reato a bordo dei mezzi dotati di impianto di videosorveglianza deve, al fine del recupero delle immagini:
– informare immediatamente dell’accaduto il personale;
– prendere nota di data, ora, linea percorsa e numero di matricola del veicolo aziendale o targa dello stesso;
– sporgere regolare denuncia alle Forze dell’Ordine nel più breve tempo possibile. La segnalazione al personale ATP non sostituisce la necessità di denuncia.Manu Mich. – clickmobility.it

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