Cappato, Croci e Fedrighini: “Ci vuole il rinnovamento dell’amministrazione pubblica per garantire infrastrutture, servizi, ma anche regole, che consentano a chi vive, lavora e studia a Milano di poter usufruire delle opportunità che la nostra città è in grado di offrire”
I milanesi si muovono in auto 5 volte di più che a piedi (637,8 spostamenti in auto contro 131 a piedi all’anno) oltre il doppio del dato di Madrid e Londra. Meno della metà sul totale gli spostamenti casa – lavoro a piedi, in bici o coi mezzi pubblici, città italiane in coda in Europa: Milano, Napoli e Roma seguono Monaco, Vienna, Barcellona, Berlino, Praga, Madrid tra le grandi città, tutte sopra il 50% (fanno meglio Barcellona, Praga e Madrid, oltre il 60%).
I dati sono emersi durante il convegno “La Qualità della vita a Milano”, organizzato da Milanosimuove, il Comitato promotore dei referendum per l’ambiente e la qualità della vita, che ha raccolto oltre 25.000 firme per ogni quesito, su cui i milanesi saranno chiamati a votare.
Il convegno rappresenta un primo momento dopo la consegna delle firme per individuare proposte e soluzioni per il futuro della città, a partire da, ma anche oltre, le proposte referendarie.
A portare il loro saluto durante L'evento il vice presidente del Senato Emma Bonino e il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri che hanno garantito il supporto futuro L'iniziativa referendaria anche nei prossimi passaggi che porteranno al voto. Un incoraggiamento a proseguire su questa strada di innovazione nelle politiche, nelle soluzioni e nelle tecnologie per vivere e muoversi meglio a Milano è venuto anche da Gianni Vernetti, Benedetto della Vedova, Carlo Montalbetti, Giancarlo Pagliarini, Paolo Gradnik, che hanno evidenziato la capacità di trasformazione urbana connessa a questo progetto civico.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri Marco Romano, Gianni Scudo, Andreas Kipar, Franco Morganti e Valeria Corbella. Presente anche Bruno Tabacci.
Secondo i promotori Marco Cappato, Edoardo Croci ed Enrico Fedrighini “Per garantire ai milanesi una migliore qualità della vita e accrescere l’attrattiva della città nei confronti dei protagonisti della vita economica e del lavoro, dei turisti, del sistema scientifico e della ricerca, del mondo della cultura e della creatività, è necessaria una profonda innovazione nelle modalità di governo della città.
Oggi la classe politica è scollata dalle esigenze dei cittadini, arroccata sulla difesa di interessi partitici e corporativi (se non addirittura personalistici) e incapace di esprimere una visione credibile di sviluppo della città. E’ indispensabile un forte rinnovamento dell’amministrazione pubblica per garantire infrastrutture, servizi, ma anche regole, che consentano a chi vive, lavora e studia a Milano di poter usufruire delle opportunità che la nostra città è in grado di offrire”.
I 5 referendum sull’ambiente e la qualità della vita, per i quali sono state raccolte con successo le oltre 25.000 firme per ciascuno, costituiscono elementi chiave per uno sviluppo urbano che mette al centro la persona, tutelando i diritti alla salute e a crescere e vivere in un ambiente sano e bello.
Il sostegno all’iniziativa referendaria dei vicesindaci di alcune grandi città europee, come Parigi, Monaco, Barcellona, Bruxelles e Graz rappresentano un incoraggiamento a proseguire lungo questa strada che si è dimostrata vincente anche nelle esperienze delle città estere.
“Nell’amministrazione dele nostre città abbiamo deciso di mettere la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente al primo posto. Abbiamo promosso con forza il trasporto pubblico rispetto a quello privato. Abbiamo fatto in modo che la superficie di verde pubblico fosse adeguata al numero di abitanti. Abbiamo puntato sull’efficienza energetica e la riduzione dei gas serra. Abbiamo incoraggiato una riduzione nel consumo di acqua. Abbiamo investito nella cultura e nella bellezza, anche per rendere le città più sicure. Le nostre città oggi sono meno inquinate, meno soffocate dal traffico, più verdi e sia cittadini residenti che ospiti ne riscoprono la bellezza. Chiunque si rende conto che vivere e lavorare sono tutta un’altra cosa in una città con meno auto e più verde: d’altronde proprio il traffico e l’inquinamento sono tra le principali cause di stress e problemi della salute”.
Edoardo Croci ha messo a fuoco nella sua relazione introduttiva gli elementi che contribuiscono alla qualità della vita nelle città. I fattori ambientali assumono un ruolo sempre più rilevante, sia nella percezione dei cittadini, che nelle politiche europee. Qualità dell’aria, presenza di spazi pubblici senz’auto e verdi, disponibilità di servizi di trasporto pubblico, promozione dell’uso della bici e delle altre forme di mobilità sostenibile e partecipazione civica costituiscono elementi di primaria importanza.
“In una città come Milano sono necessarie misure incisive per ridurre il traffico veicolare che comporta costi sociali elevatissimi. Recenti studi europei hanno calcolato che l’uso dell’auto nel centro di una metropoli comporta per ogni spostamento danni dell’ordine dei 20 euro, relativi a congestione, impatti sulla salute, incidenti, ecc.”
Le proposte referendarie possono costituire un fattore di aggregazione di forze sociali sane per un progetto civico di miglioramento della qualità della vita. A questo fine i promotori dei referendum hanno garantito che vigileranno sul corretto e rapido sviluppo del percorso referendario e inizieranno presto la campagna per chiedere ai milanesi di votare “sì”.Manu Mich. – clickmobility.it

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