Auto elettrica: quanto conviene

Milano. Comuni, protagonisti della rivoluzione elettrica

Milano. Comuni, protagonisti della rivoluzione elettrica

Una ricerca dell’associazione GreenValue, diffusa a MobilityTech, sottolinea che in città medie di 200.000 abitanti l’adozione di una flotta di 1.250 veicoli elettrici comporterebbe ogni anno il taglio di 2.344 tonnellate di CO2 e un risparmio di costilegate al sistema di mobilità privata per 426.523 euro

L’auto elettrica è pronta ad arrivare sul mercato e i primi modelli di serie saranno lanciati a breve. Il sogno dell’emissione zero è dunque ad un passo dall’essere concretizzato.

Nonostante tutto, i primi timori iniziano a farsi largo tra addetti ai lavori ed opinione pubblica: riuscirà l’auto elettrica a vincere la sua sfida? Il problema rimane la batteria: se, grazie ai nuovi sistemi al litio, l’autonomia offerta è sufficiente ad un uso quotidiano in città, il loro costo oggi è ancora elevato per rendere l’elettrica competitiva sul mercato.

C’è dunque bisogno, in attesa dell’avvio delle economie di scala, di incentivi in grado di ridurre il delta prezzo con un’auto tradizionale. Vale però la pena investire le già scarse risorse finanziarie di governi e amministrazioni locali per abbracciare la causa elettrica? Riteniamo di si perché da sempre l’innovazione, oltre a rappresentare il futuro di un Paese, è anche la cura ottimale per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città.

A dirlo sono i numeri: secondo una ricerca dell’associazione GreenValue, diffusa all’interno di MobilityTech, in una città media italiana di 200.000 abitanti l’adozione di una flotta di 1.250 veicoli elettrici comporterebbe ogni anno il taglio di 2.344 tonnellate di CO2 e un risparmio di costi delle esternalità legate al sistema di mobilità privata per 426.523 euro. Un risultato, quello relativo alla riduzione di emissioni di CO2, valido in caso di energia utilizzata per ricaricare le batterie dei veicoli elettrici, prodotta da fonti rinnovabili.

Ma se le indagini di mercato prevedono oltre 10 anni per un mercato di massa dei veicoli ecologici, come avviare concretamente e in tempi brevi la rivoluzione elettrica? La risposta prova a darla ancora la ricerca GreenValue.

Le piccole flotte disponibili servono a sperimentazioni puntuali e non certo a comprendere un modello di mobilità urbana. GreenValue ha realizzato una guida per l’Ente locale che può progettare e realizzare un sistema integrato di trasporti pubblici e privati ecologici.

Sono i Comuni i protagonisti di questa fase di start up di mercato. Tre le fasi della roadmap:

Costruire la domanda puntuale di mobilità elettrica (con le imprese del territorio, gli enti pubblici i privati cittadini e con servizi collettivi),

definire la strategia di localizzazione della rete di infrastrutturale (basata sulla domanda);

gestire l’offerta dei prodotti di mercato (i veicoli), acquisendo una flotta diversificata di veicoli attraverso accordi quadro da stipularsi con i produttori.

“Abbiamo voluto dimostrare – afferma Carlo Iacovini presidente di GreenValue – che, in assenza di un programma nazionale industriale e politico per la mobilità elettrica, i Comuni possono concretamente dare il via al mercato dei veicoli ecologici. Con investimenti iniziali inferiori ai 4 mln di € (per la prima fase con 150 colonnine e i primi 350 veicoli incentivati) in meno di 24 mesi, i Comuni possono rendere le aziende, i liberi professionisti così come i privati cittadini, “testimonial” della mobilità elettrica”.

GreenValue è un'associazione che nasce da professionisti delL'ambiente, della mobilità, delL'economia e della società. Opera a fianco di Istituzioni, Enti e imprese per favorire un cambiamento culturale e sostenere uno sviluppo economico che tuteli L'ambiente.Manu Mich. – clickmobility.it

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