Visione europea in Emilia Romagna

Bologna. Atc e Fer: i CdA hanno approvato il progetto di fusione

Bologna. Atc e Fer: i CdA hanno approvato il progetto di fusione

Maioli e Sutti: La fusione si deve alla lungimiranza degli Enti proprietari delle due società che, superando localismi che sono purtroppo molto diffusi altrove, hanno colto l’opportunità di creare un soggetto in grado di garantire economie significative, specie in vista di risorse pubbliche in contrazione”

Atc e Fer, passo avanti verso la fusione.

Non c’è dubbio che in questi anni, in tema di trasporti pubblici, in Emilia-Romagna si sia fatta strada una visione molto più “europea”  rispetto al resto della penisola. Se in Italia, infatti, le concentrazioni di aziende si fermano troppo spesso agli studi di fattibilità, in Europa, invece, le aggregazioni in grandi gruppi industriali sono da anni un modello di sviluppo consolidato e promosso dai risultati  economici e di servizio offerto – hanno spiegato i presidenti di Fer, Gino Maioli, e quello di Atc, Francesco Sutti -."

In questo panorama, ATC e FER, le due maggiori realtà trasportistiche della regione, sono quelle che recentemente si sono dimostrate più attive nel superare i ristetti limiti della dimensione locale per dar vita a soggetti di significativa importanza industriale: FER – terza impresa ferroviaria italiana per volume di traffico e seconda per estensione di rete – in particolare in campo ferroviario, con l’acquisizione di rami regionali prima facenti parte di altre aziende, ATC – già maggiore azienda di trasporti su gomma in regione – dando vita, con l’incorporazione della ferrarese ACFT, alla prima unione di due bacini di trasporto provinciali contigui.

Ora, le due aziende proseguono il loro percorso verso la creazione di un’unica società, unendo i rispettivi asset per la gestione del trasporto di persone, su gomma e ferro, e delle merci su rotaia: i Consigli d’Amministrazione delle due Società hanno approvato oggi il Progetto di Fusione che sarà sottoposto, entro la fine dell’anno, all’approvazione dei rispettivi Soci.

La fusione ha come obiettivo la creazione di un soggetto industriale di grande rilevanza nel mercato del trasporto pubblico locale, di dimensioni, presenza e copertura territoriale tali da consentire l’ottimizzazione delle risorse, di creare valore da reinvestire per il miglioramento dell’offerta e di perseguire l’innovazione dei servizi con un’offerta di trasporto intermodale articolata e diversificata. Le aree di attività della società risultante dalla fusione tra ATC e FER coprono, infatti, diversi segmenti del settore del trasporto, da quello automobilistico (urbano, suburbano ed extraurbano), a quello filotramviario, a quello ferroviario passeggeri e merci, fino alle attività di noleggio, servizi automobilistici dedicati, gestione della sosta e gestione dell’attività di terra presso impianti ferroviari.

Il valore della produzione atteso della nuova società per azioni, che potrà contare su oltre 2.700 dipendenti, si aggirerà intorno ai 260 milioni di Euro. Con i suoi circa 1.350 bus, per la nuova società si stima una percorrenza iniziale annua attorno a 52 milioni di chilometri; 5,3 milioni di chilometri, invece, quelli effettuati per il trasporto passeggeri in ambito ferroviario. I chilometri annui previsti in effettuazione per il trasporto merci sono inizialmente circa 600.000, con previsioni di forte crescita nel prossimo triennio.

"La fusione tra ATC e FER – concludono i due presidente – si deve alla lungimiranza degli Enti proprietari delle due società che, superando localismi che sono purtroppo molto diffusi altrove, hanno colto l’opportunità di creare un soggetto in grado di garantire economie significative, specie in vista di risorse pubbliche in contrazione, mantenendo, al tempo stesso, il necessario radicamento territoriale, la qualità dei servizi ed un adeguato livello di interlocuzione istituzionale".Manu Mich. – clickmobility.it

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