Carattere innovativo nel nuovo modo di affrontare i problemi del tpl

Bari. La Regione apre ai cittadini per migliorare la mobilità

Bari. La Regione apre ai cittadini per migliorare la mobilità

Minervini: «l'innovazione non è solo di tipo metodologico. Stiamo provando a capire come, con il concorso attivo dei cittadini, si possano produrre più efficaci politiche pubbliche, capaci di rispondere alle trasformazioni in atto anche nel sistema della mobilità in Puglia»

«Affrontare i problemi del trasporto pubblico a partire dalla domanda dei cittadini. Per la prima volta abbiamo messo insieme gli erogatori dei servizi di trasporto pubblico locale, amministratori locali e comunità di pendolari. C'è un carattere sperimentale in quello che sta accadendo».

L'assessore alla mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini ha aperto così i lavori del 'C.A.S.-T. Mobile', acronimo di cittadini e amministrazioni per lo Sviluppo del Territorio che nella prima giornata di lavori che si è svolta venerdì a Villa Romanazzi Carducci a Bari, e si è concentrato sulle problematiche relative ai sistemi di comunicazione tra società di trasporto e utenza.

«L'innovazione non è solo di tipo metodologico – ha spiegato Minervini – Stiamo provando a capire come, con il concorso attivo dei cittadini, si possano produrre più efficaci politiche pubbliche, capaci di rispondere alle trasformazioni in atto anche nel sistema della mobilità in Puglia. Per questo occorre mettere in campo processi, non basta fermarsi a una pagina su facebook. In questi workshop con tutti i protagonisti dei servizi di trasporto, partendo dai problemi, individuiamo strategie di intervento per produrre un cambiamento reale».

Tante le problematiche sollevate nel corso dei lavori dai rappresentanti delle numerose comunità di pendolari intervenute da tutta la Regione: la mancanza di un unico servizio informativo per gli orari in Puglia tra le oltre 70 società che gestiscono il trasporto pubblico, la difficile conoscenza dei diritti dei viaggiatori, L'inesistenza o scarsa formazione delle figure di contatto con L'utenza, la mancata diffusione di informazioni sulle cause dei ritardi in tempo reale, la poca conoscenza dei servizi offerti per i disabili e la loro reale fruizione, il bisogno di quadri orari più chiari e immediati.

«Abbiamo registrato le anomalie – conclude L'assessore alla mobilità – Quello che ci hanno fatto capire i cittadini è che, tra il grande investimento pubblico che stiamo facendo per il rinnovamento di infrastrutture e servizi e la percezione che ne hanno gli utenti, ci sono diverse variabili in campo. Quella immateriale passa anche dalla cattiva comunicazione tra erogatori del servizio e cittadini. Per questo occorre mettere al centro la qualità di questa comunicazione. Ai viaggiatori non basta più L'informazione unidirezionale attuale. Chiedono un dialogo e risposte puntali ai bisogni dei viaggiatori. Oggi abbiamo tracciato una strada. Ora auspico che ciò che stiamo sperimenteremo in questi incontri diventi il metodo che le aziende useranno per migliorare la qualità del servizio L'utenza».Manu Mich. – clickmobility.it

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