Sul fronte aziendale previste tre linee di intervento: massimo recupero di efficienza; ottimizzazione del servizio con eliminazione di sovrapposizioni e riorganizzazione della rete; manovra tariffaria, che non toccherà gli abbonamenti né le tariffe minime più alte
Regione, sindacati, aziende, Province e Comuni affidanti il servizio di trasporto pubblico locale hanno sostanzialmente concordato sui criteri per garantire risposte di qualità agli utenti, pur all’interno di vincoli di bilancio molto stringenti e alla luce dell’aumento dei costi del carburante e di quelli assicurativi.
E’ questo l’esito dell’incontro svoltosi ieri nella sede di Veneto Strade per iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, dal quale è emersa una linea di tendenza comune per affrontare l’emergenza. Di fronte a tutte le parti c’era e c’è una sfida davvero difficile, rispetto alla quale nessuno però si è tirato indietro. Le linee individuate oggi diventeranno protocollo d’intesa che sarà formalizzato probabilmente la prossima settimana per andare subito dopo all’approvazione della Giunta regionale.
Di fronte alla riduzione dei trasferimenti statali per il tpl e alla diminuzione del fondo complessivo di circa il 10 per cento rispetto al budget dello scorso anno, c’è già l’impegno a mettere nel piatto altri 10 milioni di euro per ridurre questa quota al 6, 5 per cento, mentre per fronteggiare il vistoso aumento delle materie conseguente alle vicende libiche si opererà anche sul versante dell’assestamento di bilancio.
Sul fronte aziendale previste tre linee di intervento: massimo recupero di efficienza; ottimizzazione del servizio con l’eliminazione, ad esempio, delle sovrapposizioni di linee e la riorganizzazione della rete; manovra tariffaria, che non toccherà gli abbonamenti né le tariffe minime più alte (è stato indicato un costo massimo del biglietto per singola corsa di 1,3 euro).
In questo modo si potranno ottenere economie e ulteriori introiti, che costituiranno un fondo da ripartire per coprire il costo del servizio in modo da assicurare un servizio adeguato alle esigenze dei cittadini ma anche, se possibile, più appetibile, senza incidere sui posti di lavoro. “Nel frattempo – ha concluso Chisso – mettiamo in piedi una commissione per determinare entro settembre i costi standard del servizio stesso, in modo da omogeneizzare le voci di spesa”.Manu Mich. – clickmobility.it