Gli aumenti rischiano di mettere in crisi molte imprese

Roma. Anav e Caipet: sull’aumento accise chiedono interventi urgenti per il trasporto turistico con bus

Roma. Anav e Caipet: sull’aumento accise chiedono interventi urgenti per il trasporto turistico con bus

ANAV e CAIPET hanno sollecitato l'adozione di misura già nell'ambito della manovra di stabilizzazione finanziaria in via di approvazione, al fine di scongiurare il collasso del settore, anello fondamentale della filiera turistica del Paese 

Gli aumenti delle accise sul gasolio recentemente introdotti dal Governo rischiano di mettere in crisi  molte imprese di trasporto turistico di persone mediante autobus, già in difficoltà a causa della recessione economica. Gli aumenti determineranno maggiori oneri per circa 1.000 euro l'anno per ciascun autobus impiegato nell'attività. E' quanto denunciano l'ANAV, Associazione cui aderiscono le principali aziende di noleggio autobus con conducente, ed il CAIPET, Comitato delle Associazioni delle Imprese private esercenti il trasporto di persone su strada.   "Si tratta di aumenti insostenibili per la categoria – ha commentato Giuseppe Vinella, presidente di ANAV – che vanno ad aggiungersi al forte rialzo dei costi delle polizze assicurative RC auto e dei pedaggi autostradali ed al proliferare dei "ticket" per l'accesso, la circolazione e la sosta imposti da un numero sempre crescente di città d'arte agli autobus turistici".    "Abbiamo chiesto interventi urgenti al Governo – ha aggiunto Nicola Biscotti, Coordinatore del CAIPET – ed, in particolare, il rimborso dei maggiori oneri sostenuti dalle imprese per effetto dell'incremento dell'accisa sul gasolio, al pari di quanto già accade per il trasporto merci ed il trasporto pubblico di linea di passeggeri".   ANAV e CAIPET hanno sollecitato l'adozione di tale misura già nell'ambito della manovra di stabilizzazione finanziaria in via di approvazione, al fine di scongiurare il collasso del settore, anello fondamentale della filiera turistica del Paese.

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