L’ ”Osservatorio Audimob” di Isfort fornisce numeri che non lasciano dubbi

Roma. Gli italiani desiderosi di servirsi meno dell’auto e utilizzare modalità alternative

Roma. Gli italiani desiderosi di servirsi meno dell’auto e utilizzare modalità alternative

Nel 2010, come si legge nel documento reso noto da Isfort, oltre il 35% degli intervistati desidera diminuire l’uso dell’auto e ben oltre il 40% esprime la volontà di utilizzare maggiormente i mezzi collettivi. Solo una piccolissima quota vede nel proprio futuro un incremento degli spostamenti con l’auto 

Interrogati sulla prospettiva di modificare i mezzi di trasporto utilizzati abitualmente, gli italiani esprimono un desiderio molto chiaro: servirsi meno dell’auto e usare di più una modalità alternativa, il trasporto pubblico in primo luogo.   A chiarire gli intenti sono i numeri proposti dall’”Osservatorio Audimob” di Isfort che non lasciano dubbi.  Nel 2010, come si legge nel documento reso noto da Isfort, oltre il 35% degli intervistati desidera diminuire l’uso dell’auto e ben oltre il 40% esprime la volontà di utilizzare maggiormente i mezzi collettivi.    Solo una piccolissima quota vede nel proprio futuro un incremento degli spostamenti con l’auto (nello specifico il 6,7%) e ancora meno persone vorrebbero limitare il proprio utilizzo dei mezzi pubblici (5,7%). Inoltre, il mercato potenziale del trasporto pubblico, valutato da questo angolo visuale, è in crescita: infatti, la propensione al maggior utilizzo passa dal 41,6% del 2008 al 42,9% del 2010 (Fig. 1, Tabb. 1 e 3).   Ma chi verosimilmente più di altri può ampliare il mercato del trasporto collettivo? I segmenti socio-anagrafici della popolazione che sembrano esprimere una maggior propensione sono proprio le fasce più forti di consumo di mobilità, ovvero gli uomini (43,7% contro il 42,1% delle donne), coloro che possiedono un’età compresa tra i 30 e i 45 anni (45,3%), i lavoratori dipendenti (47,2%) e chi ha un’istruzione di elevato livello (ben il 52,3%). Considerando poi i caratteri territoriali, si evidenziano coloro che vivono nel Centro Italia (45,2%) e, soprattutto, nelle grandi città (50,2%) dove peraltro si concentra la maggiore offerta di trasporto pubblico (Fig. 2, Tabb. 1 e 3).

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