Catania: "Stupisce l’accusa di sprechi: l’azienda è sana, in utile, non indebitata, ha conseguito negli ultimi 3 anni investimenti record e ottenuto progressi operativi e di servizio ampiamente riconosciuti che l'hanno resa un benchmark nazionale e internazionale di efficienza, qualità trasparenza ed etica"
"Stupore e indignazione. Questo è il sentimento che mi ispira quanto avvenuto, per come è avvenuto e per quanto dichiarato dal sindaco, che apprendo dalle agenzie".
E' Elio Catania, presidente ed amministratore delegato uscente di Atm, che in un breve comunicato interviene dopo la revoca del Cda dell'azienda da parte dell'amministrazione comuale.
"Nei due mesi trascorsi dall’insediamento della nuova Giunta non mi è stato mai concesso di essere ricevuto né dal sindaco, né dal direttore generale, precludendo quindi qualunque possibilità di valutazione sul lavoro fatto, di un approfondito confronto sui dati della società e di indirizzo per il futuro, come avviene normalmente in un sano clima societario tra nuovo azionista e management.
Stupisce, quindi, l’accusa di sprechi cui il sindaco si riferisce: l’azienda è sana, in utile, non indebitata, ha conseguito negli ultimi tre anni investimenti record e ottenuto progressi operativi e di servizio ampiamente riconosciuti che hanno reso ATM un benchmark nazionale e internazionale di efficienza, qualità trasparenza ed etica.
Qualunque azionista ha il diritto di revocare un Cda, ma respingo con forza le insinuazioni e le motivazioni addotte che non hanno sostegno nei fatti. Si astenga il Signor Sindaco dall’esprimere giudizi che infangano il lavoro fatto e semplicemente dica che questa è una scelta che non ha niente a che fare con conduzione manageriale e risultati. Per me, manager, sono le uniche cose che contano".

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