Bertone: “La novità di aver costituito un unico consorzio per la Provincia è importante: ci porta a una notevole semplificazione amministrativa, aggiunge qualità e razionalizza il servizio. I membri del consorzio potranno concorrere con tutto il personale e i mezzi a disposizione a garantire la continuità delle prestazioni”
Oltre 31 milioni di euro all’anno per effettuare circa 21 milioni di chilometri: è questo l’ordine di cifre di cui si parla in materia di trasporto pubblico extraurbano su gomma in provincia di Torino.
La concessione del servizio è stata firmata a fine anno, a Palazzo Cisterna, a conclusione di una gara d’appalto espletata in estate, che ha visto presentarsi un unico concorrente: Extra.to.
In realtà Extra.to è un consorzio che vede raggruppate in associazione temporanea d’impresa le aziende che già effettuavano il servizio per la Provincia di Torino: G.T.T., Sadem, Cavourese Autostradale, Martoglio, Bellando Tours, Autoservizi Novarese, Autoservizi M. Canuto, Autoindustriale Vigo, Autoservizi Viaggi F.lli Munaro – Vi.Mu., Seren, V.I.T.A., Sapav, Seag, A.T.A.P., Autolinee Torinese Astigiane Vigo – A.T.A.V, Chiesa, S.T.A.A.V. – Caluso viaggi, Marletti autolinee, Bouchard Enzo & c., Autoservizi Menini, Viaggi Furno.
“Ma la novità di aver costituito un unico consorzio per la Provincia è importante – spiega l’assessore ai trasporti Piergiorgio Bertone – non solo perché ci porta a una notevole semplificazione amministrativa, ma soprattutto in termini di qualità e razionalizzazione del servizio: in questo modo infatti tutti i membri del consorzio potranno concorrere con tutto il personale e i mezzi a disposizione a garantire continuità delle prestazioni, superando i problemi legati alla piccola dimensione delle imprese e l’eccessiva frammentazione che ostacolano il raggiungimento di soddisfacenti livelli di sinergia e di efficienza economica”.
La gara d’appalto riguarda non solo il trasporto pubblico extraurbano su gomma della Provincia di Torino, delle Comunità montane Valli Lanzo, Ceronda e Casternone, Valle Susa e Valle Sangone, Valli Chisone e Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano, Val Chiusella Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana, Alto Canavese, ma anche i servizi di trasporto pubblico dei Comuni di Pinerolo, Ivrea, Bardonecchia, Carmagnola e Giaveno, per i quali la Provincia di Torino si è fatta stazione appataltante, per una cifra di circa 3milioni e trecentomila euro per effettuare quasi 2 milioni di chilometri.
Il servizio di trasporto pubblico extraurbano in questa nuova veste ha preso il via dal primo gennaio e scadrà alla fine del 2016 ed è previsto che sia effettuato in misura prevalente con mezzi Euro 3 ed Euro 4, attrezzati per disabili, dotati di sistema di condizionamento dell’aria e dotati di impianto audiovisivo interno ed esterno al mezzo per l’avviso di prossimità di fermata.
Tutto il parco autobus circolante dovrà inoltre essere dotato di apparecchiature per la rilevazione satellitare.
“La Provincia – spiega ancora l’assessore Bertone – monitora il servizio e la regolarità delle corse sia con proprio personale ‘viaggiante’ sia controllando a video, proprio grazie alla rilevazione satellitare”.
Fra le novità previste dal contratto rientra anche Provibus, il servizio pubblico di trasporto a chiamata previsto in aree a domanda debole o in orari a domanda rarefatta o per utenza particolare.
“In più è stato previsto un particolare sistema di incentivazione della qualita – conclude Bertone – una quota pari al 6% dell’importo complessivo annuo calcolato a consuntivo sarà corrisposto in proporzione al grado di raggiungimento degli obiettivi di qualità, come la manutenzione dei mezzi, la classe di omologazione, la pulizia, la regolarità e puntualità del servizio, la qualità del lavoro (saldo occupazionale, variazione della componente salariale, condizioni di lavoro e clima aziendale), l’incremento della domanda e il miglioramento della qualità del servizio. Manu Mich. – clickmobility.it