"Altri di liberalizzazioni parlano, noi le facciamo davvero". La Regione metterà in campo per il settore 160 mln l'anno di spesa corrente piu' 30 mln l'anno di investimenti per l'acquisto di nuovi bus in 9 anni "Ci dispiace che le riforme vengano ostacolate ma troveremo un punto di incontro"
"Abbiamo salvato il Trasporto pubblico locale nel 2011 reperendo le risorse necessarie. Ora la gara per il Tpl su gomma ci consentirà di aggiudicare, a partire dal 2013, ad un gestore unico i servizi, nella massima trasparenza. Noi facciamo riforme serie, realizzando delle economie. Altri di liberalizzazioni parlano, noi le facciamo davvero". A sottolinearlo è il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, illustrando ieri il bilancio della Regione alla luce dei tagli operati dal Governo, destinati a colpire in particolare il servizio di trasporto pubblico locale. Rossi ha spiegato che la Regione metterà in campo per il settore 160 milioni all'anno di spesa corrente piu' 30 milioni all'anno di investimenti per l'acquisto di nuovi bus in 9 anni. "Facciamo in questo modo una scelta politica – ha sottolineasto Rossi -, ci dispiace che queste riforme vengano ostacolate ma troveremo un punto di incontro''. Sul bilancio della Regione si è abbatturo un taglio da 500 milioni di euro per il 2012, al netto della sanità. "Un taglio catastrofico, tale da rideterminare il ruolo della Regione, da costringere a cambiamenti profondi eanche tale da incidere profondamente sull'entità e la qualità dei servizi ai cittadini" ha proseguito Rossi. "Non colpiremo il lavoro e l'impresa – spiega Rossi – ma dovremo chiedere ai cittadini, laddove e' possibile, una compartecipazione commisurata all'effetivo reddito". Solo quest'anno il taglio e' stato di 360 milioni di euro, di cui 130 sul trasporto pubblico locale. Ulteriori decurtazioni hanno interessato i fondi per la non autosufficienza, con meno 30 milioni, e i fondi Fas per 70 milioni dal 2012 al 2013. In piu' ci sono i tagli ai ministeri per 6 miliardi che incideranno anche sugli enti locali. La Regione si trova così a fare i conti con un ammanco di circa 200 milioni di euro. "Abbiamo sostanzialmente tenuto lo stato sociale e siamo intervenuti anche in supplenza dello stato, ma questi soldi mancano. Possiamo impegnarci sulla lotta all'evasione, recuperando 50-60 milioni, gli altri 50 li recupereremo attraverso un'operazione di revisione sulla qualita' della nostra spesa. Ma gli altri cento milioni – ha aggiunto il governatore – devono arrivare dal governo. Il rischio e' che davvero a giugno si fermino treni, il trasporto locale, servizi che non sono sopprimibili".