"Non possiamo fare come gli struzzi". Il sindaco contestato in Aula dai lavoratori presenti Per Renzi la "via maestra" è la privatizzazione, oppure rimettere a posto i conti con grandi sacrifici
La privatizzazione di Ataf, l'azienda di trasporto pubblico dell'area fiorentina, e' stata al centro del Consiglio comunale di ieri. Presenti in Aula anche i lavoratori e i sindacati dell'azienda di trasporto pubblico fiorentino che distribuiscono volantini in cui attaccano l'amministrazione e il sindaco Matteo Renzi. Non sono mancati momenti di tensione mentre ha preso una piega decisa la contestazione nei confronti del sindaco. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha esposto le due strade percorribili, discusse anche nell'incontro avuto nei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali dei lavoratori: o la privatizzazione, oppure rimettere a posto i conti con grandi sacrifici. “La Regione ha espresso il suo auspicio a svoglere una gara regionale unitaria sul trasporto pubblico locale su gomma. Su questa gara il Comune non è convinto, non per sfiducia come hanno detto alcuni, ma perché non ci convincono i numeri”. La Gara partirebbe con un 'costo a km' più basso della scorsa gara, quella del 2005 (2,5 uro a Km), il totale impiegato ammonterebbe a 160 milioni di euro “il che vuol dire che è concepita senza riconoscere il ruolo peculiare di Firenze. Alla Regione perciò diciamo che siamo disposti a un confronto ma se alla cità non verra riconosciuta la sua peculiarità, Firenze non parteciperà” . Ad oggi sono due territori che non hanno dato il consenso alla Gara Regionale: Siena e Firenze. Per Renzi quindi la "via maestra" è la privatizzazione, l'alternativa sarebbe quella da parte dei lavoratori di "darsi una regolata", “Non possiamo fare come gli struzzi: o si risolve o nel giro di qualche settimana si fa una gara e si vende Ataf”. Renzi ha parlato a lungo della riorganizzazione di Ataf, “indispensabile, per partecipare a qualsiasi gara: i numeri devono cambiare per restare in piedi”. Il primo cittadino ribadisce che la scelta verso cui l'amministrazione dà la sua preferenza è la privatizzazione della gestione. “La proposta è quella di dividere tra Ataf Rete e Ataf Gestione per accorpare e unificare Ataf Rete insieme alle altre aziende di mobilità in città per fare una società unica di traporti. Le forze sindacali ci hanno chiesto di prendere atto di un forte dissenso, ci hanno chiesto del tempo per valutare insieme eventuale soluzioni”. Renzi, nonostante le continue interruzioni, e la forte contestazione da parte dei lavoratori presenti, si è detto disponibile ad un "confronto vero". “Penso che sia arrivato il momento di guadagnare di meno e lavorare di più, il che vuol dire applicare la normativa nazionale”. I punti su cui bisogna agire secondo il sindaco: sui tempi di lavoro e su quello di raggiungimento delle zone, sull' intervallo pasto, sui giorni di malattia, sull'applicazione delle forme di cassa integrazione che consentano di avvicinatre alla pensione alcune realtà. Se queste condizioni verranno accettate dai lavoratori noi siamo preonti a mettere in discussione la privatizzazione. Non è un prendere o lasciare – dice Renzi – ma vogliamo la disponibilità a discutere voce per voce su cosa si può fare. Altrimento lo farà un privato. E' finito il tempo in cui la spesa pubblica arriva e ripaga tutto”. Il sindaco non si dice convinto di come la Regione ha posto i termini della gara prevista per il trasporto pubblico su gomma. In primis analizza il trasporto su ferro e lo evidenzia come una soluzione da non sottovalutare ma parla di "comprensione" riguardo alla scelta operata dalla giunta guidata da Enrico Rossi di dar vita ad un Bando solo sul trasporto su gomma. "Non ci convincono i numeri – dice Renzi – la gara parte come costo a km più basso rispetto alla gara immaginata dall'Assessore Conti, il punto di partenza più basso rispetto al 2005 per costo è inaccettabile" "Nonostante la crisi, la gara immaginata può impiegare circa 160 milioni di euro, indipendentemente dai denari è concepita senza la peculiarità riconosciuta a Firenze sul trasporto pubblico, abbiamo detto alla Regione che abbiamo desiderio di sedere al tavolo ma se il confronto non riconosce le specificità di Firenze si tratta di una gara che non ci vedrà partecipi. Poi voglio vedere… – aggiunge – se la vogliono fare la faranno, fino a questo momento l'assessore regionale non ci ha chiamati per ritrattare". "Scriverò una lettera a tutti i lavoratori di Ataf, credo che siamo ad un passaggio fondamentale per capire le reciproche posizioni. La nostra preferenza l'abbiamo dichiarata ed esposta. In 2 anni Ataf è cambiata puntando sul risparmio di gestione con la riduzione all'osso dei costi, dalle spese per Consiglio di amministrazione e direttore generale sono un terzo del passato. Questo non ha impedito di crescere inserendo nuovi mezzi e nuove pensiline. Un piano che ha previsto l'allungamento delle corsie preferenziali ponte di mezzo viale Europa via Sestese… uniti alla lotta contro i 'portoghesi'". Il sindaco analizza il rapporto tra impiegati e autisti sugli stipendi degli autisti scatta la contestazione. I dipendenti non si riconoscono nei 1500 euro mensili dichiarati da Renzi. Ma il primo cittadino incalza anche sui turni di lavoro, sulle pause in genere e sulla pausa pranzo "adesso è dalle 12 e 15 alle 13 e 59, abbiamo chiesto di spostarla sino alle 14 e 30. E' tanto grave se mangiano 15 minuti dopo?". "Non toglieremo un centesimo, non chiediamo di percepire meno ma di lavorare di più siamo pronti a rimettere in gioco la valutazione fatta. Se le nostre richieste incrociano quelle del sindacato andando a vedere voce per voce quel che si può fare, se invece questa strada da noi offerta sarà impercorribile le discussioni sui costi, sugli stipendi, sul numero dei dipendenti lo farà un privato e non noi".