Illustrate finalità della proposta di legge: “Valorizzare e salvaguardare il lavoro, rendere più competitive le aziende, migliorare e innovare i servizi, integrare le tariffe” Cribari e Carlomagno, rappresentanti delle associazioni delle imprese Asstra e Anav, hanno condiviso gli obiettivi della proposta di legge
La Cgil di Cosenza e la Filt Cgil della Calabria e di Cosenza hanno presentato, durante un convegno, a cittadini e addetti ai lavori, la loro proposta di legge sulla costituzione di un’azienda unica regionale di trasporto pubblico locale. Cgil e Filt Cgil hanno anche preannunciato l’avvio entro qualche giorno della raccolta di firme per far confluire la proposta in un’iniziativa di legge popolare. I lavori sono stati introdotti da Giovanni Donato, segretario comprensoriale della Cgil di Cosenza, che ha rivendicato i risultati raggiunti nelle vertenze delle Ferrovie della Calabria e degli impianti di risalita. Donato ha poi evidenziato come gli ultimi tagli porteranno le risorse per il settore da circa due miliardi a poco piu’ di 400 milioni. Nino Costantino, segretario regionale della Filt Cgil, ha ricordato l’ennesima soppressione di treni decisa da Trenitalia. “La società si giustifica richiamando i tagli dei fondi – ha detto Costantino -. In parte é vero, ma c’e’ da dire che anche Trenitalia ha le sue responsabilità”. Pino Rota, segretario della Filt Cgil di Cosenza, ha illustrato le finalità della proposta di legge: “Valorizzare e salvaguardare il lavoro, rendere più competitive le aziende, migliorare e innovare i servizi e integrare le tariffe”. Cribari e Carlomagno, rappresentanti delle associazioni delle imprese Asstra e Anav, hanno condiviso gli obiettivi della proposta di legge, fornendo al contempo alcuni suggerimenti per migliorare la sua realizzabilità. Dopo le riflessioni di Massimo Covello, segretario regionale della Cgil, l’incontro é stato chiuso da Franco Nasso, segretario nazionale della Filt Cgil. Nasso ha fatto una ricognizione sulle difficoltà finanziarie e organizzative del trasporto pubblico locale, evidenziando la necessità di riformare il settore. “La proposta di legge formulata dalla Cgil e dalla Filt Cgil di questo territorio può rappresentare un modello di riforma che funziona” ha concluso Nasso. ll sistema del trasporto pubblico locale in Calabria oggi non risponde in modo ottimale all’esigenze di mobilità dei calabresi – fanno notare i sindacati -. Le molteplici criticità in termini di qualità e quantità dei servizi non garantiscono un’offerta efficiente ed efficace con la conseguente marginalità del TPL rispetto al mezzo privato. La scarsità delle risorse, il mancato adeguamento dei trasferimenti statali, stanno determinando la possibilità di un peggioramento del sistema. Per far fronte a tale emergenza è necessario un processo di riforma del sistema che consenta di raggiungere e garantire una più adeguata risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini. La Filt e la CGIL ritengono, dunque, necessario trovare punti di convergenza comuni in grado di dare una prospettiva al sistema del trasporto e della mobilità calabrese, anche alla luce dei tagli alle risorse per il settore determinate dalle finanziarie del 2010 e 2011 che avranno concreti e pesanti riflessi dal gennaio 2012. Gli stessi tagli decisi dal Governo e praticati dal Gruppo FS hanno già determinato la soppressione dei treni a lunga percorrenza marginalizzando la Calabria e l’intero Mezzogiorno dal resto del Paese. Per questo è necessario unificare il più possibile le iniziative di lotta e di mobilitazione rafforzandole con idee e proposte concrete.