L’esperienza di Modena, assieme a quelle di Bologna e Firenze, al centro di due giorni di studio per il trasferimento delle buone pratiche di mobilità sostenibile L’iniziativa fa parte del progetto europeo ATTAC (Attractive Urban Public Transport for accessibile Cities)
Verranno dall’Ungheria, dalla Bulgaria e dalla Slovacchia per studiare i servizi a chiamata di Modena (Prontobus), Bologna e Firenze, in una visita di due giorni di studio coordinata da aMo. Lunedì e martedì 28 e 29 novembre l'Agenzia guiderà le delegazioni provenienti da diversi paesi europei alla scoperta delle migliori esperienze di buone pratiche di mobilità flessibile esistenti in Italia. L’iniziativa fa parte del progetto europeo ATTAC (Attractive Urban Public Transport for accessibile Cities), di cui aMo è partner in collaborazione con la Fondazione della Regione Emilia Romagna “Istituto sui trasporti e la logistica”, per il miglioramento della mobilità dei passeggeri in aree non metropolitane, costituite da città di piccole e medie dimensioni. Capofila del Progetto, della durata di tre anni, è il comune di Miskolk, in Ungheria. Partecipano inoltre realtà locali di Grecia, Austria, Slovenia, Slovacchia e Bulgaria, oltre alla regione Marche. La visita studio rientra nella prima parte del Progetto, che prevede attività di cooperazione transnazionale con le città partner per lo scambio di esperienze sulle attività sviluppate nei diversi contesti; ricerca e trasferimento di buone prassi con creazione di gruppi di lavoro europei; formazione per i responsabili della mobilità passeggeri nelle città partecipanti e produzione di materiale ed eventi di comunicazione. Nella seconda parte del Progetto, al termine delle esperienze di studio, aMo selezionerà le migliori esperienze di mobilità flessibile individuate per riprodurle nel contesto modenese, attraverso l’attivazione di interventi specifici.