Patto per la mobilità, finanziamento, legge 30: la Confservizi mette le proprie osservazioni all’interno di un documento che la giunta e il coordinamento Trasporti dell’associazione ha inviato in questi giorni a Regione e associazioni delle autonomie locali
Razionalizzazione dei servizi, efficientamento dei servizi, integrazione dei gestori verso un’unica azienda regionale. Sono i punti su cui Confservizi ER da tempo insiste in tema di sviluppo del settore Tpl, anche di fronte ai pesantissimi tagli governativi delle ultime manovre finanziarie. I contenuti, insieme ad alcune proposte per l’aggiornamento (in corso) della legge regionale 30/98, sono stati ripresi all’interno di un documento che la giunta e il coordinamento Trasporti dell’associazione ha inviato in questi giorni a Regione e associazioni delle autonomie locali. In esso, Confservizi ER osserva come "la Regione Emilia – Romagna, sostituendosi allo stato centrale ha assunto a carico del proprio bilancio 2012 l’intera somma di risorse per il Tpl emiliano – romagnolo soppresse dal Governo", una scelta che l’associazione definisce "giusta e generosa", ma che però "non metterà il settore in sicurezza per il prossimo futuro se il nuovo Governo non assumerà tra le proprie priorità di sviluppo il finanziamento della mobilità sostenibile". Confservizi ER richiama poi l’impegno di tutti i soggetti firmatari a realizzare nei fatti e nei tempi più ravvicinati possibili gli obiettivi contenuti nel Patto per cui "l’aggiornamento della legge 30, costituisce l’occasione per accompagnare e sostenere l’intero processo. Sul tema della legge 30, Confservizi ER insiste in particolare su tre punti: il superamento del limite attuale previsto per le quote di subaffidamento, confermare la modifica della durata degli affidamenti ai limiti massimi previsti dalla normativa europea, prevedere ambiti ottimali di affidamento dei servizi tpl oltre i bacini provinciali.