Ad oggi non è ancora ufficiale ma il decreto "liberalizzazioni", annunciato ieri dal premier Mario Monti durante la conferenza stampa con la cancelliera tedesca Angela Merkel, traccia già un solco profondo.
Il premier Mario Monti assicura “Dobbiamo arrivare a un provvedimento ampio sulle liberalizzazioni” e la bozza del decreto, che circola in via ufficiosa, sembra andare davvero in questa direzione, portando in dote 28 articoli concernenti le possibili liberalizzazioni che il governo potrebbe trasformare in decreto entro il 20 gennaio.

Gli interventi caratterizzano settori diversi dalle poste ai professioni passando per i trasporti.

Per il settore dei trasporti, che ci interessa più da vicino, le novità sembrerebbero essere contenute nell'articolo 23.
L'articolo in questione disporrebbe l' “indipendenza di Rete ferroviaria italiana dalle imprese operanti nel settore dei trasporti”.

Ciò significa che Rfi, società di Ferrovie dello Stato che gestisce orari e le linee su ferro, verrebbe scorporata dal gruppo tornando in completa autonomia, inserita a pieno titolo quale realtà del ministero dell’Economia.
Trenitalia in questo modo avrebbe le stesse possibilità di ogni altra impresa operante nel settore ferroviario. Una situazione comune ad altre società che si evidenzierebbe nel partire da armi pari nella richiesta di eventuali autorizzazioni, tracce orarie, linee.
Novità dovrebbero abbracciare anche il contratto di lavoro del settore.

"Scopo di tutta questa operazione – ha spiegato Mario Monti parlando della liberalizzazione – è quello di conseguire più crescita e più equità".