Dopo un lungo confronto i vertici aziendali ed i referenti delle organizzazioni sindacali hanno concordato l’applicazione dei contratti di solidarietà difensivi per imprese non sottoposte a cassa integrazione guadagni, come previsto dall’articolo 4 dell’accordo regionale del 15 dicembre scorso
Cstp applicherà i contratti di solidarietà per affrontare la questione degli esuberi del personale.
I vertici dell'azienda hanno incontrato i rappresentanti provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria confrontandosi sulla possibilità di ricorrere all’applicazione dei contratti di solidarietà difensivi per imprese non sottoposte a cassa integrazione guadagni, come previsto dall’articolo 4 dell’accordo regionale sottoscritto il 15 dicembre scorso.
“I sindacati – ha spiegato il presidente Mario Santocchio – hanno compreso, data l’attuale fase di crisi, la necessità di utilizzare gli ammortizzatori sociali dei contratti di solidarietà difensivi per le aziende non sottoposte a cassa integrazione guadagni, la cui applicazione è prevista dall’accordo regionale sottoscritto il 15 dicembre scorso. Ci attiveremo subito per l’attivazione delle procedure. Per venerdì abbiamo fissato un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali per la quantificazione del numero esatto degli esuberi, individuati per settore. Successivamente seguiremo l’iter previsto dall’articolo 24 delle legge 223/91, che impone prima il licenziamento collettivo dei dipendenti in esubero e poi la trasformazione dei licenziamenti in contratti difensivi di solidarietà. Applicando tali contratti, potremo gestire in maniera indolore il problema degli esuberi. Opereremo, infatti, una riduzione della prestazione lavorativa per tutti i dipendenti, cui corrisponderà però una lievissima riduzione delle retribuzioni, che potrebbe oscillare tra il 5% ed il 10%, potendo, sia noi come azienda sia loro come lavoratori, accedere al fondo per l’occupazione dell’Inps. I lavoratori non subiranno, inoltre, alcuna riduzione dei contributi versati”.
Relativamente alla questione dei precari, che martedì hanno manifestato in piazza Matteo Luciani mentre era in corso il vertice azienda-sindacati, il presidente Mario Santocchio ha garantito la proroga della graduatoria.
“Ho dato la mia parola a questi ragazzi – ha aggiunto Santocchio – che prorogheremo la graduatoria che li vede in lista, per tutta la durata dello stato di crisi. Mi sono assunto questo impegno e lo rispetterò, sottoponendo questa proposta al prossimo Consiglio di amministrazione per farla deliberare in via ufficiale. L’azienda, per il momento, non può fare altro. E’ doveroso chiarirlo, nel rispetto di un linguaggio di chiarezza e verità”.