Ogni anno 379 milioni di tonnellate di merci transitano per le strade della Lombardia. Ma come rete stradale la Lombardia è solo all’80° posto in Europa. Meglio la rete di aeroporti: il polo lombardo all’ottavo posto (primo in Italia) per traffico di merci
I milanesi accantonano l'auto e fuggono verso le due ruote.
Rispetto alla fine degli anni ottanta, il numero di macchine per residente a Milano è diminuito di ben il 20%, passando da quasi 700 macchine registrate ogni 1000 residenti, alle 557 di fine primo decennio del 2000. E così, anche per scappare dal traffico, i milanesi scelgono le due ruote: in dieci anni le due ruote registrate a Milano passano da 79 a 108 ogni 1000 residenti (+38%), il che fa di Milano la 21ma città in Europa per densità di moto e motorini.
Tra le città italiane Milano è quella che registra la contrazione di auto maggiore, ma anche altre grandi città italiane registrano una contrazione (Torino: -3%, Genova: -4%, Bologna: -12%, Firenze: -13%). In controtendenza invece Roma (+11%: da 638 a 708 macchine registrate ogni 1000 residenti) e Napoli (+20%: da 474 a 569). Complessivamente, Milano è sotto la media italiana (605,1 macchine ogni 1000 abitanti), al 26° posto. Prima Potenza (709), seguita da Roma. In Europa Milano è al 35° posto. Prima la città bulgara di Stara Zagora con 888 macchine registrate su 1000 abitanti. Tra le prime dieci città, 5 sono italiane (Potenza, Roma, L’Aquila, Catania, Perugia). Ma se diminuiscono le auto, volano le due ruote: da 79 due ruote (motorino o mote) registrate ogni 1000 residenti a fine anni novanta, si passa in un decennio a oltre 108 moto (+38%). E così adesso Milano supera la media italiana (ferma a 98,3) e tra le città italiane è al 17° posto. Prima Genova con 216 ruote ogni 1000 abitanti, seguita da Catania (197). In Europa Milano è al 21° posto. Prima in Europa ancora Genova, mentre tutte le prime dieci città in Europa sono italiane.
I dettagli emergono da una ricerca della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con C-Log Università LIUC dedicata al sistema logistico in Lombardia e da una analisi degli ultimi dati disponibili Eurostat a livello regionale e cittadino. La ricerca è stata presentata ieri alla Mobility Conference 2012, promossa da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano.
“Ogni anno la Mobility Conference in Assolombarda e in Camera di Commercio – ha dichiarato Claudio De Albertis, presidente Assimpredil Ance e membro di giunta della Camera di commercio di Milano – rappresenta un’occasione significativa per fare il punto sulla situazione infrastrutturale che rappresenta un ambito centrale su cui continuare a investire per favorire la competitività internazionale delle nostre imprese soprattutto in un periodo di crisi”.
“Questo è un anno importante per il potenziamento delle infrastrutture milanesi e lombarde a partire dai collegamenti autostradali – ha dichiarato Alessandro Spada, consigliere della Camera di commercio di Milano -. Occorre fare dei passi rapidi per rafforzare la raggiungibilità e mobilità dell’area milanese in vista di Expo”.
“Alcune opere fondamentali per il sistema infrastrutturale di Milano e della Lombardia sono in preoccupante ritardo e necessitano di iniezioni procedurali assai forti. Ma il ritardo non deve frustrare” – ha sottolineato Giuliano Asperti, Vicepresidente Assolombarda – “poiché le nuove autostrade sono state pensate per il futuro di Milano e della Lombardia, prima ancora che per l’Expo. Proprio per questo sono ancora più necessarie: sono in una fase fondamentale, ad un vero punto di svolta. Ora occorre uno sforzo comune per dare la spinta finale”.