La Filt punta il dito contro la Regione

Palermo. “Tpl al tracollo” Filt lancia allarme “a rischio 2.000 posti di lavoro”

Palermo. “Tpl al tracollo” Filt lancia allarme “a rischio 2.000 posti di lavoro”

Spanò: “Con il taglio del 20% delle risorse, previsto al bilancio regionale ci sarà il fallimento di molte aziende pubbliche, un’ulteriore precarizzazione nelle private, i bilanci dei comuni saranno appesantiti, diverrà impossibile gestire i servizi nelle città. Le conseguenze sull’occupazione saranno drammatiche e le speculazioni sono dietro l’angolo”

“Il trasporto pubblico locale rischia il tracollo e 2.000 persone, anche del settore privato, potrebbero presto trovarsi senza lavoro”.
A lanciare l’allarme é il segretario generale della Filt Cgil siciliana, Franco Spanò.

“Con il taglio del 20% delle risorse, previsto al bilancio regionale – aggiunge Spanò – ci sarà il fallimento di molte aziende pubbliche, un’ulteriore precarizzazione nelle aziende private, i bilanci dei comuni saranno appesantiti, diverrà impossibile gestire i servizi nelle città. Le conseguenze sull’occupazione saranno drammatiche – prosegue – e in questo quadro le speculazioni sono dietro l’angolo”.

Il segretario della Filt specifica che, “per evitare danni di questa portata il sindacato ha già chiesto al governo regionale l’immediata apertura di un confronto, senza ottenere finora risposta”.

L’esempio più eclatante della crisi di questo segmento dei trasporti, rileva la Filt, é l’Ast “della quale – denuncia Spanò – si rischia lo smantellamento con la redistribuzione delle linee, la dispersione di un immenso patrimonio e la distruzione del sistema di trasporto pubblico locale e del servizio che l’Ast ha finora assicurato”.

La Filt punta il dito contro la Regione che “con la sua azione – dal ritardo nei pagamenti agli ultimi tagli – rende non più organizzabili i servizi”.

Anche se osserva che “pure l’azienda, con una gestione approssimativa e senza un piano industriale credibile, ha le sue responsabilità”.
Per la Filt, tuttavia, “l’Ast deve continuare ad essere considerata strategica nell’ambito del sistema dei trasporti in Sicilia. E’ arrivato il momento – conclude Spanò – che si apra un confronto che porti a un piano di riordino del trasporto pubblico locale, che razionalizzi il sistema, migliori la mobilità, assicuri l’occupazione”.

Left Menu Icon