"Ci rendiamo conto che questo scatena dei problemi di natura politica, istituzionale e sociale – spiega Soprano – ma un'impresa non puo' comportarsi diversamente. Dal nostro punto di vista per il 2013 non c'e' certezza. E' necessario un campanello d'allarme a soli sei mesi dall'inizio del prossimo anno"
"Qualora le Regioni non fossero in grado, e i segnali dicono che é un problema reale, di onorare i contratti é prevista la riduzione proporzionale del servizio".
L'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, rilancia l'allarme manifestato dall'ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti sui tagli al trasporto regionale. "Ci rendiamo conto che questo scatena dei problemi di natura politica, istituzionale e sociale – spiega Soprano – ma un'impresa non puo' comportarsi diversamente. Dal nostro punto di vista per il 2013 non c'e' certezza. E' necessario un campanello d'allarme a soli sei mesi dall'inizio del prossimo anno".
Sui pagamenti da parte delle Regioni, aggiunge Soprano, "abbiamo delle difficoltà". Tra queste, spiega, c'é la Campania. "Forse il problema più grosso che abbiamo oggi. Stiamo parlando di centinaia di milioni di euro, un importo rilevante".
Un segnale positivo c'é stato, sottolinea l'ad di Trenitalia, "con il pagamento di una tranche di 31 milioni di euro, il che ci fa ben sperare che la Regione abbia trovato una modalità per erogare i corrispettivi dovuti".
La prossima scadenza "é a fine giugno e qualora venisse onorata sarebbe comunque un segnale positivo". Eventuali tagli alle corse, dice Soprano, dipenderanno da quanto si pagherà. "Devono essere le Regioni a dirci quanto riescono a pagare. Contrattualmente e' previsto un 20%: se questa quota rientra, anche la parte degli investimenti può essere mantenuta. Se invece si va oltre, viene rimesso in discussione il contratto. Si ridurrebbe ai servizi minimi garantiti, che arrivano al 40-50%, chiaramente non sostenibili", conclude Soprano.