Mattei: “La cessione del ramo Tpl di Ataf rappresenta un'operazione seria e avrà importanti benefici sia per quanto riguarda il servizio ai cittadini sia per le casse dei comuni soci. Gli utenti potranno contare su ulteriori 135 nuovi mezzi, come previsto dalla gara, che contribuiranno a fare della flotta Ataf la più nuova in circolazione in Toscana"
“Finalmente il percorso della gara è concluso. Si è trattato di una operazione seria, che oltre a vedere il risanamento dell’azienda, si tradurrà in benefici sia per i cittadini che per le casse dei comuni soci”.
Così ha commentato l’assessore alla mobilità Massimo Mattei la conclusione della gara per la cessione di Ataf gestioni, ovvero il ramo Tpl di Ataf spa e di tutte le partecipazioni di Ataf spa eccetto quelle in Tram di Firenze e Firenze Parcheggi. L’offerta risultata vincitrice è stata quella dell’Ati legata al gruppo Fs, composta da BusItalia-Sita Nord (capofila), Cooperativa autotrasporti pratese (Cap Prato) e Autoguidovie spa (Milano). L’Ati ha presentato un’offerta economica pari a 18 milioni e 900.000 euro, rispetto ad una base d’asta di 12,4 milioni di euro.
“L’azienda ceduta è stata risanata dopo anni in cui il debito si è accumulato: dal 2002 al 2009 si è toccato quota 42 milioni di euro. È stato compiuto uno sforzo enorme da parte dell’azienda come testimoniato dal fatto che per due volte il bilancio è stato portato in pareggi, che non sono state fatte ulteriori assunzioni e che, persino, è stata operata una riduzione sostanziale dei costi del cda passato dai 260mila euro annui del 2004 ai 98mila, compresivi del compenso del direttore generale, del 2012. È stato uno sforzo enorme che però ha contribuito al raggiungimento di un risultato di grande rilievo”.
“La cessione del ramo Tpl di Ataf rappresenta una operazione seria e che avrà importanti benefici sia per quanto riguarda il servizio ai cittadini sia per le casse dei comuni soci – sottolinea ancora l’assessore Mattei – . Gli utenti infatti potranno contare su ulteriori 135 mezzi nuovi, come previsto dalla gara, bus che si aggiungeranno ai 55 acquistati negli ultimi anni e che contribuiranno a fare della flotta Ataf la più nuova in circolazione in Toscana. Senza dimenticare le tante paline intelligenti collocate negli ultimi mesi in città e l’operazione di rinnovamento delle pensiline che rendono Ataf ancora più all’avanguardia”. “Per quanto riguarda le casse dei comuni soci – conclude l’assessore – , l’Ataf spa che resta di proprietà pubblica affitterà all’Ataf Gestioni i locali per un introito annuo di 3.100.000 euro che, sottratti i costi per il mantenimento della società, si tradurranno in un utile di circa 1.500.000 per i soci”.
Non sono mancate le note negative sull'operazione.
"L'Ati legata al gruppo Fs, composta da BusItalia-Sita Nord (capofila), Cooperativa autotrasporti pratese (Cap Prato) e Autoguidovie Spa (Milano), ha vinto la gara per la cessione del ramo tpl di Ataf spa. Ma era l'unica azienda rimasta in gara, visto che delle 3 concorrenti finali, Arriva (legata ai tedeschi di Deutsche Bahn) non ha presentato un'offerta ma ha fatto ricorso al TAR, mentre Autolinee Toscane (del gruppo francese Ratp) è stata esclusa il giorno stesso dell'apertura delle buste" sottolineano i consiglieri comunali Ornella De Zordo e Tommaso Grassi appena appresa la notizia dell'assegnazione della gara al gruppo FS.
"Qualche vizio di forma questo bando lo deve avere se siamo arrivati a questo punto. E ora c'è da vedere cosa succederà con Arriva che ha presentato ricorso e con la francese Ratp che, da vincitrice in pectore, si è ritrovata esclusa e sicuramente non accetterà senza reagire questo verdetto" commentano ancora i consiglieri.
"Avevamo dichiarato che, visti i problemi procedurali, questa gara avrebbe dovuto essere sospesa e secondo noi abbandonata l'idea della privatizzazione, ma adesso attendiamo di conoscere quale sarà la situazione legale che ne scaturirà e, vista la vittoria di FS, sarà interessante capire se RATP attiverà il diritto di prelazione sulle quote di GEST, che gestisce la tramvia e rappresenta la vera e propria gallina dalle uova d'oro dell'operazione, capace di garantire utili ingenti al suo proprietario – concludono Grassi e De Zordo -. Oggi temiamo che si sia scritta la pagina della definitiva destrutturazione del servizio di trasporto pubblico a favore dei privati e a discapito dei cittadini che utilizzano i mezzi pubblici e dei lavoratori che hanno fatto di tutto per evitare che si arrivasse a questo punto".
Dubbi anche da parte del Gruppo consigliare del PdL.
“Oggi i nostri dubbi sulla privatizzazione del ramo tpl di Ataf sono stati purtroppo confermati – spiega il capogruppo Marco Stella a nome del Gruppo PdL -.
Bene abbiamo fatto a votare no alla delibera per una privatizzazione che è partita male ed è stata gestita peggio, come dimostra il ricorso di uno dei concorrenti alla gara. E diciamo questo entrando nel merito delle scelte fatte e non certo perché siamo contrari alle privatizzazioni delle aziende pubbliche.
Nessun beneficio verrà ai cittadini dalla privatizzazione di Ataf Gestioni: non ci sarà né riduzione del costo del biglietto, né la auspicata localizzazione del servizio. Ma l’aspetto più grave è l’assenza di garanzie per il mantenimento dei posti di lavoro”.