La riforma del trasporto pubblico locale

Prato. Tpl: potenziate le Lam, per la vallata in arrivo servizi flessibili

Prato. Tpl: potenziate le Lam, per la vallata in arrivo servizi flessibili

La rete pratese che viene inserita nella gara regionale è articolata su aree e tipologie di servizio: 2 milioni e 700 mila chilometri urbani annui, 1 milione di chilometri suburbani e 2 milioni di chilometri extraurbani. Circa 105 mila km sono previsti per servizi di linea pendolari per le aree non servite dalle linee binario

La riforma del trasporto pubblico locale porterà grandi novità ed i servizi saranno garantiti.  Lo hanno ripetuto l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, l’assessore provinciale Antonio Napolitano e quello del Comune di Prato Roberto Caverni ieri mattina a Prato, illustrando i dettagli della ‘rivoluzione’ toscana del servizio di tpl e presentando il ‘piano’ Prato che prevede, dal 2013,  la conferma delle LAM, ma anche alcune novità: l’arrivo della LAM arancione, un miglioramento nelle frequenze e servizi flessibili – ‘prontobus’ e ‘a chiamata’ – per la Vallata, l’area Medicea e Montemurlo. E proprio in Vallata esordirà un nuovo servizio di trasporto pubblico ‘porta a porta’ finanziato con risorse della Provincia e dei Comuni (500 mila euro) e della Regione (250 mila euro) e gestito anche attraverso l’acquisto di mezzi a dimensioni ridotte.   “Davanti agli enormi tagli delle risorse destinate dallo Stato al tpl – ha spiegato l’assessore Ceccobao – abbiamo risposto non con dei tagli lineari, che avrebbero affossato definitivamente il servizio, ma lanciando una sfida, coinvolgendo tutte le amministrazioni locali in un grande lavoro progettuale per ridisegnare un nuovo trasporto pubblico. E’ stata una scrupolosa politica di spending review, avviata nel 2010, che ha portato ad un nuovo progetto di mobilità. Scommettiamo su un servizio innovativo e flessibile, che si adatti alle esigenze dei territori e degli utenti”.   Il lavoro di concerto con gli enti locali ha portato alla firma, lo scorso 25 maggio, di un’intesa in cui Comuni, Province e Regione hanno messo nero su bianco le risorse destinate al nuovo tpl e le caratteristiche del nuovo servizio. “La progettualità è tornata in mano alle amministrazioni – ha spiegato Ceccobao – dato che in questo settore spesso i servizi si erano stratificati. Abbiamo puntato su una forte integrazione tra ferro e gomma e messo al primo posto le esigenze di studenti e lavoratori, pensando a progetti speciali per le aree a ‘domanda debole’”.   “Abbiamo lavorato tutti insieme, Provincia e Comuni – ha sottolineato l’assessore Napolitano – per definire un piano che rispondesse all’esigenza di offrire un servizio di qualità nonostante la limitazione di risorse. Anche attraverso soluzioni innovative come il servizio a chiamata in Val di Bisenzio”.   “Il settore necessitava di una riorganizzazione – fa notare l’assessore Caverni – anche se a Prato i costi standard del tpl sono i migliori della Toscana. Abbiamo condotto un intervento che salvaguardasse le tratte principali e siamo intervenuti negli ambiti dove maggiori sono gli sprechi”.   Il pacchetto delle richieste pratesi, frutto del confronto tra tutte le amministrazioni locali, è entrato a far parte del progetto di sistema regionale del trasporto pubblico che andrà a gara. Un pacchetto che vale circa 14 milioni e mezzo di euro, infatti per l’area pratese dalla Regione Toscana arrivano 11 milioni e 360 mila euro, dal Comune di Prato 2 milioni e 138 mila euro, dal Comune di Campi altri 226 mila euro. In campo ci sono anche risorse aggiuntive per le cosiddette ‘aree a servizio debole’, che non saranno comprese nel lotto unico: qui la Regione Toscana si è impegnata per 250 mila euro, mentre la Provincia con le altre amministrazioni locali mettono sul piatto ben 500 mila euro.   Ecco i principali elementi del piano per Prato:   Il sistema LAM viene confermato, anzi potenziato. La LAM Blu passa da una frequenza di 7 minuti a 6, la LAM Rossa torna nuovamente a una frequenza di 7 minuti sul centro, ed è prevista l’attivazione della LAM Arancione che collegherà la stazione FS di Prato Centrale con il centro socio sanitario “Roberto Giovannini” e il vecchio ospedale, e con il nuovo ospedale, in località Galciana. In alcune fasce orarie si prolungherà da Galciana fino a Sant’Ippolito in Piazzanese.   Viene potenziata l’integrazione ferro-gomma della Val di Bisenzio su Vaiano e Vernio e dell’Area Medicea su Signa. Confermato il servizio scolastico dedicato alle scuole superiori da tutto il bacino. Discorso speciale per le cosiddette aree a richiesta debole: sono confermati i servizi flessibili non solo nell’area Medicea ma anche per Montemurlo e la Val Bisenzio dove si inaugura il servizio a chiamata.   E’ stato riprogettato il collegamento Prato-Campi Bisenzio che partirà dal parcheggio scambiatore della Questura verso Campi Bisenzio e da qui proseguirà verso l’Indicatore.   I servizi scolastici per scuole materne e dell’obbligo avranno una gestione separata dal lotto unico regionale. Per essi è prevista l’attivazione di un’unica gara provinciale.   La rete pratese che viene inserita nella gara regionale è articolata su aree e tipologie di servizio: 2 milioni e 700 mila chilometri urbani annui, 1 milione di chilometri suburbani e 2 milioni di chilometri extraurbani. Circa 105 mila km sono previsti per servizi di linea pendolari per le aree non servite dalle linee binario. Altri 110 mila per i servizi di Prontobus dell’area Medicea e Montemurlo, mentre 250 mila chilometri riguardano servizi a chiamata “porta a porta” in Val Bisenzio con mezzi di trasporto di dimensioni ridotte.

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