Le regioni escono da Palazzo Chigi deluse per l’assenza di dettagli precisi e preoccupate per i nuovi tagli ai trasferimenti che si profilano
La manovra di spending review che il Governo si appresta ad illustrare alle parti sociali e alle autonomie locali prefigura nuove riduzioni nei trasferimenti di risorse a Regioni, Province e Comuni soprattutto nei settori della sanità e del trasporto pubblico locale.
Le Regioni sono "molto, molto preoccupate" per gli effetti della spending review con interventi che "mettono a rischio i servizi ai cittadini". Lo ha detto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, lasciando palazzo Chigi ieri dopo l'incontro con il governo.
Formigoni ha spiegato: "Non abbiamo avuto risposte nè sulla sanità nè sul trasporto pubblico locale. Ci hanno fatto capire che il Fondo sanitario nazionale sarà tagliato, ma non sappiamo di quanto. Abbiamo risposto con chiarezza che tagliare la sanità in questo momento significa tagliare i servizi ai cittadini, non gli sprechi, e abbiamo chiesto al governo di cambiare idea".
Quanto al Tpl, "se nel decreto legge ci saranno dei tagli ai trasferimenti dello Stato verso le Regioni significa che verrà tagliato il trasporto pubblico locale, che è l'unica voce per cui le Regioni ancora ricevono trasferimenti dallo Stato".
"E' necessario chiudere due grandi questioni: il tpl e il fondo sanitario 2012, per poter lavorare sul resto con maggiore serenità e spirito di collaborazione" ha fatto eco la presidente del Lazio Renata Polverini
“Siamo molto preoccupati perchè il Governo per non intervenire sull'Iva, vuole recuperare una cifra ancora non definita sulle strutture amministrative dello Stato ma anche intervenendo in maniera pesante su Regioni ed Enti locali – ha proseguito la Polverini -".
Il governo, ha aggiunto la presidente del Lazio "non ha confermato il riparto del Fondo sanitario 2012 e questo mette a rischio tutti i bilanci delle regioni" inoltre "non ha confermato con la dovuta determinazione i trasferimenti al trasporto pubblico locale. Così rischiamo di penalizzare il servizio ai cittadini.
Inoltre si interviene in maniera pesante sull'apparato degli organici di regioni ed enti locali con una riduzione del 20% dei dirigenti e del 10% del personale: ciò, in alcune regioni dove si é già intervenuti, rischia di mettere in crisi il sistema".
“Le Regioni non dicono nessun 'no' pregiudiziale all'iniziativa varata dal governo sulla spending review, però francamente l'incontro, anche per ammissione dello stesso premier Monti, non ci ha offerto elementi conoscitivi sul decreto che verrà approvato venerdì dal Consiglio dei ministri, ma vediamo a rischio i servizi ai cittadini nel settore salute e in quello dei trasporti pubblici locali”: ne è convinto il presidente della regione Basilicata Vito De Filippo, presente ieri a Palazzo Chigi all'incontro con il governo.
Altro fronte di incertezza e' quello del trasporto pubblico locale. "Anche in questo caso c'era un accordo sottoscritto nel 2011 con il governo precedente. E proprio per questo – conclude – domani incontreremo Passera, nonostante lui ieri abbia tentato di rassicurarci”.