La recente ipotesi di accordo sottoscritta tra Agens (l’Associazione di Ferrovie) e le organizzazioni sindacali di settore sul rinnovo del CCNL delle attività ferroviarie ha tracciato una linea di non ritorno nei rapporti tra le parti ed ha indotto ANAV ed Asstra a procedere al recesso dal Protocollo del 14 maggio sul CCNL della mobilità
“I contenuti dell’accordo di rinnovo del ccnl attività ferroviarie certificano il fallimento del progetto di unificazione contrattuale avviato con la sigla del Protocollo 14 maggio 2009 sul ccnl della mobilità. Nessuno può immaginare che il settore degli autoferrotranvieri, strozzato dalla spirale dei tagli di risorse e servizi conseguenti alle ultime manovre finanziarie, sia in grado di sopportare gli aumenti contrattuali definiti al tavolo ferroviario”.
Così commentano congiuntamente Marcello Panettoni e Nicola Biscotti, presidenti di Asstra ed Anav, la notizia relativa alla prossima firma del rinnovo contrattuale tra Agens/Federtrasporto e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporto e Ugl Trasporti.
"E' assordante – continuano i vertici di Asstra e Anav – il silenzio delle istituzioni dei fronte ad un contratto che, in contrasto totale con le politiche di rigore del Governo e gli obiettivi della spending review, destina nel triennio oltre un miliardo di euro di risorse pubbliche alle sole tasche dei ferrovieri. E' impossibile pensare di fare altrettanto con gli autoferrotranvieri. A questo si aggiunge anche il palese sconfinamento del rinnovo contrattuale dei ferrovieri sul terreno degli autoferrotranvieri, rintracciabile in vari passi dell'accrodo, segno inequivocabile della volontà di egemonizzare il settore imponendo ad esso costi e normative molto più pesanti. Ma soprattutto l'accordo ferroviario ha modificato in modo unilaterale gli accordi presi e sottoscritti il 30 settembre 2010 al tavolo del contratto della mobilità, entrando a gamba tesa in questo processo negoziale ed in quello degli autoferrotranvieri".
"A questo punto – rendono noto Panettoni e Biscotti – non possiamo che prendere atto del venir meno di tutti i presupposti a base del protocollo sul CCNL della mobilità e della conseguente necessità di formularne il recesso".
Asstra ed Anav hanno notificato questo recesso alle organizzazioni sindacali di riferimento, mentre con una lettera indirizzata al capo del Governo ed ai ministri Elsa Fornero e Corrado Passera hanno chiesto un incontro urgente per affrontare la situazione.
I presidenti di Asstra e Anav concludono il loro messaggio con un segnale positivo per il sindacato invitandolo a stare con i piedi per terra per costruire il futuro del settore senza farlo a pezzi nel presente.
"E' ora di guardare al futuro del settore e degli autoferrotranvieri con sano realismo abbandonando le sirene del contratto unico e concentrando gli sforzi sugli obiettivi di rilancio della competitività aziendale quale volano di crescita delle imprese e, con esse, delle retribuzioni. con analoga responsabilità pertanto, resta il nostro impegno a proseguire il confronto sul rinnovo del CCNL autoferrotranvieri da svolgersi secondo criteri e obiettivi di stretta compatibilità con il quadro economico-finanziario che caratterizza il settore".