I treni, ad esempio, sono aumentati di 81 euro in un anno, andando a toccare soprattutto i pendolari che non hanno ricevuto in cambio neanche il minimo miglioramento del servizio
Il costo dei trasporti in Italia continua ad aumentare senza che ci sia un miglioramento della qualità.
A rilevarlo è Federconsumatori che stima rincari annui di circa 260 euro per il diritto alla mobilità degli italiani, cui si aggiungono oltre 250 euro per i carburanti: in totale sulle tasche dei cittadini pesano 512 euro in più in un solo anno.
"Purtroppo i costi di questo settore determinano anche forti ricadute sui prezzi dei beni trasportati con ripercussione sull’inflazione e quindi sul potere di acquisto delle famiglie – sottolineano in Federconsumatori -.
I treni, ad esempio, sono aumentati di 81 euro in un anno, andando a toccare soprattutto i pendolari che non hanno ricevuto in cambio neanche il minimo miglioramento del servizio. L’Rc auto, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori è aumentata di 78 euro, e le tariffe autostradali hanno subito un rincaro del 3% (53 euro). Per non parlare del trasporto pubblico locale che è aumentato del 28-30%".
Le rivendicazioni di Federconsumatori dunque si fanni sempre più pressanti: "è necessaria una diversa politica economica, un maggiore controllo su tariffe autostradali e dell’Rc auto ed una riduzione delle varie tassazioni a partire proprio dai carburanti".