Le novità del decreto per il settore dei trasporti. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera

Roma. La spending review esclude i trasporti dal taglio dei fondi

Roma. La spending review esclude i trasporti dal taglio dei fondi

Due emendamenti specifici garantiranno l'esclusione dai tagli delle risorse destinate al finanziamento corrente del trasporto pubblico locale e la messa a punto di un patto fra Governo e Regioni che prevede, entro il 31 ottobre, la definizione di criteri e modalità con cui ripartire e trasferire alle Regioni le risorse del fondo destinato al tpl

Il decreto sulla spending review ridà fiato al settore del trasporto pubblico.
I previsti tagli dei trasferimenti alle Regioni per 700 milioni di euro nel 2012 e un miliardo nel 2013 potevano assestare un duro colpo al settore ma grazie a due emendamenti proposti in Commissione e poi approvati sugli scranni del Senato la situazione è variata notevolmente.

Due emendamenti specifici, dicevamo, un primo che va a sostituire il secondo comma dell'articolo 16 e prevede che dai tagli vengano escluse le risorse "destinate al finanziamento corrente del servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico locale", ed un secondo che ha inserito un nuovo articolo il 16 bis che titola "Patto Governo-Regioni per il trasporto pubblico locale".

Il nuovo articolo, messo a punto su proposta del ministro dei Trasporti di concerto con quello dell'Economia e d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, prevede che entro il 31 ottobre 2012 siano definiti i criteri e le modalità con cui ripartire e trasferire alle Regioni le risorse del fondo destinato ai trasporti pubblici locali.

Nel comma 1 dell'articolo 16 bis si legge che i criteri dovranno essere finalizzati ad incentivare le Regioni e gli enti locali "a razionalizzare ed efficientare la programmazione e la gestione dei servizi relativi al trasporto pubblico locale, anche ferroviario, mediante:
a) Un'offerta di servizio più idonea più efficiente ed economica  per il soddisfacimento della  domanda di trasporto pubblico;
b) Il progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi;
c) La progressiva riduzione dei servizi offerti in eccesso in relazione alla domanda e il corrispondente incremento qualitativo e quantitativo dei servizi a domanda elevata;
d) La definizione di livelli occupazionali appropriati;
e) La previsione di idonei strumenti di monitoraggio e di verifica".

In base al secondo comma dell'articolo 16 bis viene messo nero su bianco che le risorse del fondo trasporti e quelle derivanti dalla compartecipazione al gettito dell'accisa sul gasolio  "una volta definiti i criteri di cui al comma 1, non possono essere destinate a finalità diverse da quelle del finanziamento del trasporto pubblico locale, anche ferroviario". Il provvedimento sulla spending review passa ora all'esame della Camera, dove dovrebbe essere approvato senza ulteriori modifiche

Left Menu Icon