Tre operazioni hanno consentito un risparmio quantificabile in oltre 50 milioni di euro: 9 milioni di risparmio sulla nuova sede; 9 milioni di risparmi e una sede attrezzata con tutte le dotazioni tecniche non previste nel contratto iniziale di compravendita stipulato nel 2009
"La transazione con il costruttore della nuova sede dell'Eur, quella con una società fornitrice di parti di ricambio e attività manutentive, la chiusura dell'operazione finanziaria denominata 'Cross border lease, in conseguenza della quale il Consiglio di amministrazione ha chiesto all'azionista di promuovere azione di responsabilità nei confronti degli amministratori in carica nel 2003".
Sono queste le operazioni di maggior impatto economico-finanziario affrontate dall'attuale gestione dell'azienda di trasporti capitolina, relative a precedenti gestioni di Atac ed evidenziate nella relazione del Collegio dei sindaci. Tre operazioni che hanno consentito un risparmio quantificabile in oltre 50 milioni di euro, come sottolinea l'Atac in una nota.
Nove milioni di risparmi e una sede attrezzata con tutte le dotazioni tecniche non previste nel contratto iniziale di compravendita stipulato nel 2009. Questi, in estrema sintesi, i vantaggi spuntati da Atac con la rinegoziazione (svoltasi nel giugno 2011) del contratto di acquisto stipulato il 31 luglio 2009 per la nuova sede del Palazzo della Mobilità nella zona Eur-Castellaccio.
Una sede da 24.500 metri quadrati. Atac, inoltre, potrà anche decidere di non comprare il palazzo e in questo caso l'anticipo versato in sede di stipula del contratto, pari a 20 milioni di euro, verrà considerato canone di locazione con una eventuale durata di nove anni più nove, al canone annuo di circa 8 milioni di euro, calcolato sulla base di un rendimento del 7% lordo sul valore dell'immobile, quindi del tutto in linea con i prezzi di mercato.
L'accorpamento del personale Atac nel Palazzo della Mobilità dell'Eur, inoltre, segue all'esigenza di razionalizzare la logistica di sede. Con l'apertura del palazzo della Mobilità sarà possibile risparmiare ulteriori oltre 2 milioni di euro, ossia la cifra che adesso paga Atac per la locazione degli uffici in via Silone, oltre a liberare la sede di via Prenestina, che ben si presterebbe a una possibile valorizzazione.
Tre milioni di risparmio con la transazione con ZF Drive Line. Le operazioni di transazione con l'azienda fornitrice di pezzi di ricambio e attività di manutenzione sugli autobus, hanno consentito la regolarizzazione di partite contabili relative a numerosi anni di attività (in parte risalenti al periodo ante-fusione, ossia prima del 2010), riconoscendo quanto strettamente dovuto per le prestazioni effettivamente rese, con un risparmio complessivo di circa 3 milioni di euro.
La chiusura dell'operazione finanziaria 'Cross border lease ha portato un risparmio di quasi 40 milioni di euro.
Nel corso del 2011 il management ha preso atto che al momento della stipula del contratto, nel 2003, non erano state considerate clausole di garanzie che, decadute poi nel 2008, avrebbero dovuto essere rinnovate annualmente con un costo imprevisto che avrebbe annullato e forse superato gli stessi benefici economici attesi dal prodotto finanziario. Di conseguenza, il management ha deciso di chiedere al CdA di valutare la chiusura anticipata dell'operazione.
Il CdA ha pertanto deciso di affidare a consulenti terzi di caratura internazionale (Commezbank e Sherman & Sterling) la valutazione dei rischi economici, finanziari e legali che l'azienda avrebbe corso, o proseguendo nel dettato contrattuale, ovvero, in alternativa, estinguendo il contratto. La seconda ipotesi é parsa la più conveniente, e Atac ha quindi proceduto alla chiusura definitiva dell'operazione con una perdita complessiva di 23 milioni di euro che fronteggia, però, un potenziale esborso di 60 di milioni di euro che l'azienda avrebbe dovuto subire qualora l'operazione fosse proseguita, con la sottoscrizione delle garanzie non ben valutate in origine, fino alla scadenza naturale del rapporto che avrebbe avuto termine nel 2052.