Crescono gli abbonati altoatesini al trasporto pubblico locale: "Siamo già a quota 250mila abbonati, segno che l'utente ha accolto con favore il nuovo sistema e l'Alto Adige Pass", sottolinea l'assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann commentando gli ultimi dati dell'ASTAT
L'ASTAt registra nel 2011 un aumento del numero degli abbonati al servizio di trasporto pubblico locale, "e a tutt'oggi sono circa 250mila gli altoatesini in possesso di un abbonamento annuale all'autobus e al treno", sottolinea soddisfatto l'assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann. Un incremento del 15% rispetto all'anno precedente.
Merito anche del nuovo Alto Adige Pass, che ha semplificato l'offerta tariffaria: "Dai tanti e diversi abbonamenti, a seconda del mezzo utilizzato, si è passati a una carta unica per tutti gli altoatesini e per tutti i mezzi pubblici, un passo accolto favorevolmente dall'utenza", conferma Widmann.
Con i 100mila Alto Adige Pass (di cui 37mila a tariffa famiglia), gli 80mila Abo+ degli studenti e apprendisti, i circa 68mila abbonamenti per la terza età e i 2.500 abbonamenti gratuiti per persone diversamente abili, in pratica un altoatesino su 2 è in possesso di un abbonamento ai mezzi pubblici.
Con il 2011 si è chiuso il capitolo dei "vecchi" abbonamenti al trasporto pubblico locale in provincia di Bolzano; il cambiamento innovativo della mobilità di febbraio 2012 ha riguardato l’entrata in vigore del nuovo Alto Adige pass che racchiude in sé tutte le tipologie di abbonamenti. Questa pubblicazione si riferisce alla situazione 2011 degli abbonamenti ormai non più in vigore e chiude la reportistica riferita al vecchio sistema.
I nuovi dati relativi al 2012 riguarderanno il nuovo sistema dell’Alto Adige pass.
Nel 2011 sono stati rilasciati 216.469 abbonamenti al trasporto pubblico locale (+0,7% rispetto al 2010). Il 36,3% si riferisce ad abbonamenti per alunni e studenti (ABO+), mentre il 28,1% comprende abbonamenti rilasciati agli anziani over 70 (ABO+ 70).
L’ABO+ studenti, che ha registrato 78.642 abbonamenti, gratuito ad eccezione di studenti universitari e apprendisti i quali sono tenuti a pagare una quota annuale pari a 100,00 euro. L’ABO+ 70, invece, è gratuito per tutti gli over 70 anni. Entrambi gli abbonamenti nel 2011 sono a vista, non devono cioè essere obliterati. Essi hanno rilevato una crescita rispetto al 2010, rispettivamente del 4,0% e dell’11,0%.
Gli abbonamenti urbani ed extraurbani (ordinari e ridotti) hanno rilevato una contrazione rispetto al 2010, in particolare gli abbonamenti extraurbani ordinari hanno segnalato un -20,2%. Tutti gli altri tipi di abbonamento a pagamento hanno rilevato una crescita rispetto al 2010, in particolare gli Scuolapass e gli ABO+ 60 con un aumento rispettivamente del 26,1% e del 22,7%.
Il numero di abbonamenti per alunni e studenti ABO+ negli ultimi quattro anni ha registrato un vero e proprio exploit. L’ABO+ per alunni e studenti nel 2007 rappresentava il 6,9% del totale, mentre nel 2008, da quando alla maggior parte degli studenti è stato distribuito gratuitamente, è passato al 29,8%, nel 2009 al 36,3%, nel 2010 al 35,2%, stabilizzandosi nel 2011 al 36,3%.
Anche il numero di abbonamenti per anziani ABO+ 70 è cresciuto di anno in anno, nel 2008 rappresentava il 20,4% del totale, nel 2009 il 25,3%, nel 2010 il 25,5% e nel 2011 il 28,1%.
Effettuando la stima dei pendolari emerge che nel 2011 il 70,2% delle timbrature è relativa a spostamenti extraurbani (al di fuori del comune di residenza), il 29,8% a spostamenti urbani.
Da un’analisi della serie storica della consistenza dei lavoratori pendolari si registra una progressiva tendenza alla diminuzione dal 2006 al 2008, una forte crescita nel 2009 ed una stabilizzazione attorno al valore medio nel 2010 e nel 2011 (rispettivamente 11.904 e 11.884).
Considerando separatamente le due tipologie di viaggiatori si nota che la consistenza dei pendolari extraurbani è relativamente stabile negli ultimi 5 anni, aggirandosi
attorno a 8.000 passeggeri, mentre i pendolari urbani presentano una maggiore variabilità, passando da un minimo di 2.183 passeggeri nel 2008 ad un massimo di 4.187 nel 2009. Tale variabilità per i passeggeri che si spostano per brevi tratte può essere interpretata come una maggiore disponibilità di alternative al trasporto pubblico, tra cui è possibile scegliere ogni giorno, anche a seconda delle condizioni meteorologiche. I pendolari extraurbani, invece, sembrerebbero meno influenzabili su questo fronte.