Santocchio: “Nella relazione è specificato che se la Regione non adempirà, saranno gli stessi commissari ad acta a predisporre il mandato di pagamento a nostro favore”

Salerno. Cstp: 5 mln per compensazioni relative ad obblighi di servizio

Salerno. Cstp: 5 mln per compensazioni relative ad obblighi di servizio

Pervenuta in via ufficiale, negli uffici della Direzione la relazione contabile predisposta dai commissari ad acta nominati dal Consiglio di Stato che hanno quantificato la somma che la Regione dovrà corrispondere all’azienda per le compensazioni relative agli obblighi di servizio sostenuti negli anni passati

E’ pervenuta venerdì in via ufficiale, negli uffici della direzione CSTP, società in liquidazione, la relazione contabile predisposta dai commissari ad acta, Adele Caldarelli e Giovanna Scarpa, per la quantificazione della somma che la Regione Campania dovrà corrispondere all’azienda della mobilità salernitana per le compensazioni relative agli obblighi di servizio sostenuti negli anni passati, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di stato.

I due commissari ad acta, nominati dal Consiglio di Stato, hanno stabilito che la Regione Campania dovrà corrispondere alla CSTP S.p.A. una somma pari ad euro 4.951.838.

“E’ una somma che ci porterà ad un soffio dal ritorno in bonis della nostra società – ha spiegato il presidente del Collegio dei liquidatori Mario Santocchio – Per la ricostituzione del capitale sociale gli enti soci dovranno mettere a disposizione di questa azienda solo un milione e quattrocentomila euro. La somma stabilita dai commissari ad acta nominati dal Consiglio di Stato sarà presto nella nostra disponibilità. Nella relazione contabile dei due commissari è infatti specificato che qualora la Regione non dovesse adempiere per difficoltà finanziarie al pagamento della cifra stabilita saranno gli stessi commissari a predisporre il mandato di pagamento per i circa cinque milioni a nostro beneficio. Questo è un  grande giorno e ringraziamo chiunque abbia operato per far si che la sentenza del Consiglio di Stato trovasse applicazione, come era giusto che fosse".

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