"Il Governatore Chiodi e la Giunta, pur avendo accertato dai piani di fusione realizzati dalle stesse società regionali di tpl, che l’aggregazione delle aziende pubbliche non solo non genera esuberi e costi aggiuntivi per la collettività, ma al contrario produce razionalizzazioni e migliori servizi, continuano a rinviare la realizzazione delle “Newco”"
Ritardi ingiustificati nel programma di unificazione delle aziende regionali di trasporto pubblico locale (Arpa, Gtm, Sangritana) hanno spinto le segreterie abruzzesi di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti a decidere 'l'apertura delle procedure di raffreddamento e conciliazione' come previsto dalla Legge 146/90, modificata dalla L.83/2000 e dalla provvisoria regolamentazione del settore inerente l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Lo fanno sapere in una nota, precisando che il provvedimento é stato preso per indurre "la Giunta regionale d'Abruzzo a dare seguito celermente a quanto l'intero Consiglio ha già deliberato".
"Con una dimensione aziendale piú ampia – spiegano i sindacati – sarebbero facilitate importanti economie di scala, come quelle relative a sovrapposizioni, nonché‚ sprechi originati da numerosi e inutili Consigli di amministrazione, Collegi sindacali e dalle tante figure apicali dirigenziali".
Anche rispetto al processo di riordino complessivo del settore, i sindacati "non condividono contenuti e scelte indicate nel documento istruttorio della Regione per individuare gli ambiti territoriali da mettere a gara",
"La soluzione dei quattro bacini proposta dalla Regione, in attuazione di quanto previsto dall’art 3 bis del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, denota numerose criticità. La proposta, infatti, non considera la evidente orografia e disomogeneità del territorio e la contestuale diversa domanda di mobilità, così come non sembrano funzionali le soluzioni individuate per il capoluogo di Regione, escluso paradossalmente dall’integrazione con i restanti servizi in ambito regionale.
Un unico bacino regionale con un gestore unico ed un unico contratto di servizio consentirebbe, al contrario, un trasporto pubblico locale con una prospettiva industriale solida in grado di assicurare da un lato vantaggi all’utenza e dall’altro la salvaguardia dei livelli occupazionali del settore.
Il Governatore Chiodi e la sua Giunta, pur avendo accertato dai piani di fusione realizzati dalle stesse società regionali di tpl, che l’aggregazione delle aziende pubbliche non solo non genera esuberi e costi aggiuntivi per la collettività, ma al contrario produce razionalizzazioni e migliori servizi, continuano a rinviare nel tempo la realizzazione delle “Newco”.
Non va inoltre sottaciuto che la celere costituzione della “Newco” consentirebbe, in prospettiva, alla nuova e più importante impresa regionale, una adeguata capacità competitiva nell’ambito dell’avviato processo di liberalizzazione del settore.
Vi è inoltre l’inaccettabile immobilismo sulla proposta di integrazione, nella azienda unica, anche del ramo “ferro” della Sangritana".