L'operazione avviene 'in autofinanziamento'. 2,5 miliardi di euro "probabilmente non sono sufficienti. Perciò bisogna convogliare risorse esterne, non solo quelle del nostro gruppo". Moretti si è espresso anche sul tema della costituenda Autorità dei Trasporti “Vorrei l’Authority subito, perché per noi è un fatto molto positivo"
Il gruppo Fs sta investendo 2,5 miliardi di euro nel trasporto regionale. Lo ha evidenziato l'amministratore delegato del gruppo, Mauro Moretti, spiegando che l'operazione avviene 'in autofinanziamento' e che 2,5 miliardi di euro "probabilmente non sono sufficienti. Perciò – ha aggiunto il top manager ieri a margine della presentazione del nuovo Frecciarossa 1000 a Milano – bisogna convogliare risorse esterne, non solo quelle del nostro gruppo".
Di certo i 2,5 miliardi di euro sono, secondo Moretti, "ben spesi e rappresentano una somma che darà molto lavoro nella costruzione di treni importanti, al servizio del trasporto regionale".
Più che un problema di trasporto regionale, ha detto ancora Moretti, in Italia si registra "un problema specifico delle grandi aree metropolitane".
Perciò i nuovi treni saranno destinati "soprattutto alle grandi città".
Da Moretti anche una precisazione sulla decisione di diminuire il numero dei treni a lunga percorrenza in servizio "La domanda che c'é la stiamo servendo. La domanda sta diminuendo progressivamente perché in Italia, come in altri paesi, esiste un mercato di voli low cost e la gente propende per il mezzo di trasporto più veloce che fa risparmiare più tempo".
Resta tuttavia alta l'attenzione del gruppo per l'infrastrutturazione del Mezzogiorno "In Sicilia – ha detto Moretti a questo proposito – stiamo investendo 2 miliardi di euro in infrastrutture, poi c'é il progetto Napoli-Bari che é enorme".
Infine, una riflessione sul gruppo Ntv "La concorrenza stimola, non c'é dubbio. Noi, tuttavia, stiamo facendo piani di investimento già da quattro anni prescindendo dalla concorrenza, perché una grande azienda europea come la nostra deve avere un suo programma strategico da portare avanti con grande costanza e continuità".
Per Ferrovie dello Stato Italiane il 2012 si chiuderà molto bene, ha aggiunto Moretti.
“Il 2012 sarà in linea con quello che abbiamo fatto in questi anni”, ha aggiunto Moretti, ricordando che “abbiamo avuto utili che ci permettono, da un lato, di ripagare i debiti che abbiamo ereditato e che sono ancora parecchi, dall'altro, di fare nuovi investimenti, altrimenti l’azienda muore. Queste due leve sono le due cose che in questo momento stanno andando bene, in particolare stiamo investendo ben 2,5 miliardi di euro per il trasporto regionale ed erano 10-15 anni che non si investiva così. Chiaramente non basta, bisogna convogliare altre forze, non solamente quelle del nostro Gruppo”.
Interpellato in merito alla costituenda Autorità dei Trasporti, il top manager ha risposto: “Vorrei l’Authority subito, perché per noi è un fatto molto positivo. Lunedì a Bruxelles ho indicato il problema dell’Authority a livello europeo e a livello degli stati nazionali come uno dei problemi immediati da dover risolvere”.
Moretti ha toccato anche il tema dello sviluppo infrastrutturale nel Sud, evidenziando che “i piani d’investimento per il Mezzogiorno ci sono e sono in corso. In Sicilia, ad esempio, stiamo investendo 2 miliardi in infrastrutture. C’è poi il progetto della Napoli – Bari, da circa 5,5 miliardi, che è già in partenza”.
Chiamato poi ad esprimersi sul futuro dei treni a lunga percorrenza che collegano il Nord e il Sud del Paese, ha spiegato: “l’utenza che c’è è quella stiamo assorbendo. Si tratta, tuttavia, di una domanda che “sta diminuendo gradualmente. In Italia come negli altri esiste un mercato aereo low cost molto importante e la gente propende per il mezzo più veloce, che fa risparmiare tanto tempo”.