Ascoltati in commissione regionale Mobilità e infrastrutture i vertici di Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (Ansf) e RFI Bambagioni: “si tratta di un monopolio che necessita di essere riformato, questo emerge con chiarezza. Senza l’introduzione di un equo sistema sanzionatorio, il servizio non migliora”
Sigilli alle maniglie per l’apertura d’emergenza delle porte di salita/discesa dei treni, malfunzionamento delle apparecchiature di sicurezza dei mezzi di trazione, mancata registrazione dei deviatoi o manutenzione sull’infrastruttura non conforme ai requisiti. Queste alcune delle carenze rilevate durante le attività ispettive dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.
Questi aspetti critici sono stati evidenziati da Alberto Chiovelli, direttore dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (Ansf) che ieri mattina è stato ascoltato in audizione in commissione Mobilità e infrastrutture, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd). L’audizione chiude l’indagine conoscitiva sul trasporto pubblico con particolare riferimento a quello ferroviario, portata avanti dalla commissione, con il coordinamento di Paolo Bambagioni (Pd).
“In sostanza – ha commentato Paolo Bambagioni – si tratta di un monopolio che necessita di essere riformato, questo emerge con chiarezza. Senza l’introduzione di un equo sistema sanzionatorio, non migliora il servizio”.
“A conclusione delle audizioni possiamo dire che abbiamo percepito una certa soddisfazione riguardo al sistema di rete ferroviaria, ma sono emerse forti preoccupazioni legate al momento critico di spending review e di tagli al servizio con conseguente scadenza di qualità”.
L’ingegner Chiovelli ha parlato dell’Ansf e delle sue funzioni: un organo indipendente dagli operatori ferroviari che si occupa della sicurezza per la circolazione ferroviaria (con esclusione di metro, tram, reti isolate e infrastrutture private) e della regolarità dell’esercizio, di “safety” cioè di protezione da malfunzionamenti di sistemi e comportamenti indebiti.
Chiovelli ha fatto riferimento all’attività normativa, autorizzativa, ispettiva e di controllo dell’agenzia.
Infine, il direttore ha riportato alcuni dati dell’attività ispettiva dell’agenzia: “Nel primo semestre 2012 sono state visitate 54 località del gestore dell’infrastruttura di cui 3 in Toscana, sono effettuate 240 ispezioni sul materiale rotabile delle imprese ferroviarie, di cui 41 in Toscana, e 49 interventi di audit (ispettivi) sulla rete nazionale, 2 in Toscana”.
Nel dibattito in commissione Giuliano Fedeli (Idv) ha sottolineato la percezione negativa che ancora gli utenti hanno del servizio ferroviario. Jacopo Maria Ferri (Pdl) ha chiesto precisazioni sui controlli per sovraffollamento, per le stazioni dismesse e per i finestrini bloccati.
A Nannina Ruiu, alla Direzione Direttrice Asse Verticale di RFI, Bambagioni ha ricordato lo spirito dell’indagine conoscitiva: “Contribuire con suggerimenti e idee a migliorare il prossimo contratto di servizio, a beneficio degli utenti”.
Alle richieste dei consiglieri sul pagamento di sanzioni da parte di RFI a Trenitalia nel caso di mancato rispetto dei canoni di qualità standard o della soppressione di treni, ad esempio nel caso di binari ghiacciati, Ruiu ha precisato che esiste il “performance regime”.
“Registra – ha detto – passaggi economici in relazione a prestazioni dei soggetti, in particolare alla puntualità e che coinvolge la rete e le imprese ferroviarie. Si tratta di uno strumento che regola i ritardi e le penalità”.