Nelle casse dell'azienda, mancano anche circa 800mila euro che la Regione avrebbe dovuto già erogare alla Sita Sud per gli adeguamenti contrattuali del primo trimestre del 2011
La direzione centrale della Sita Sud ha comunicato alle istituzioni del territorio che intende fermarsi il 1 febbraio 2013. Al centro della decisione dell'azienda ci sarebbero i forti ritardi con cui gli enti locali – Regione e Province di Napoli, Salerno e Avellino – stanno riorganizzando il sistema del trasporto pubblico su gomma. Due le problematiche sollevate dall'azienda: da un lato il ritardo di presentazione del bando di gara pubblica europea con il quale la Regione avrebbe intenzione di assegnare il servizio di trasporto a partire dal 2013, e dall'altro la scadenza dei «contratti ponte» che da anni regolano il settore, senza prevedere alcun rinnovo sostanziale degli stessi contratti, ma una semplice proroga. Netta la posizione dei vertici nazionali dell'azienda di trasporto: senza nessun riscontro da parte degli enti chiamati in causa, dal primo febbraio i mezzi della Sita Sud scompariranno dalle strade del territorio campano. Parallelamente si aprirà la procedura di mobilità collettiva per tutti i cinquecento dipendenti dell'azienda, per i quali, nella peggiore delle ipotesi, si dovrà prevedere un percorso di ammortizzatori sociali, oltre, ovviamente, alla fine dell'attività lavorativa. Sul territorio salernitano, nello specifico, il regime di proroga dell'affidamento del servizio attualmente svolto dalla Sita Sud terminerà a fine anno. Se entro quella data da palazzo Sant'Agostino non arriveranno i segnali che l'azienda cerca, allora il 2013 inizierà con gravi disagi per le centinaia di pendolari che ogni giorno usano i mezzi della Sita. L'azienda, su tutto il territorio provinciale, fornisce il servizio su un'ampia zona della piana del Sele e degli Alburni, oltre che su Salerno città e soprattutto, è tra le aziende che effettuano i collegamenti Salerno-Napoli, molto usati dagli studenti universitari.