Ancora bus a singhiozzo, ritardi e disagi Bus e disagi, Doria: «Protesta pretestuosa»
Genova – Il sindaco Marco Doria dichiare di non sottovalutare affatto "Le condizioni di lavoro dei dipendenti Amt, così come quelle dei lavoratori di altre realtà produttive e di servizio." E prosegue con un comunicato con un comunicato pubblicato sul sito del Comune: Secondo notizie giornalistiche, durante una conferenza stampa dei sindacati, mi sarebbe stato rivolto l’invito a recarmi in una rimessa aziendale all’inizio del turno del mattino: intendo farlo al più presto. Con tutta l’Amministrazione comunale sono da tempo impegnato nella difficile operazione di salvare l’azienda pubblica e garantire la continuità del servizio. Non ho l’abitudine di rinviare le decisioni e sono abituato a dire le cose come stanno, anche quando non sono piacevoli. Il Comune – con il denaro dei cittadini – copre una considerevole parte del bilancio Amt. A sua volta, come tutti i comuni italiani, vede ridursi drasticamente i trasferimenti statali. Il Trasporto pubblico locale è uno dei settori più penalizzati. Per salvare l’azienda pubblica Amt è dunque necessario uno sforzo da parte di tutti. Occorre una seria integrazione tra le modalità di trasporto nel bacino metropolitano (il Comune di Genova si adopera per questo obiettivo), ma occorre anche una razionalizzazione e un contenimento dei costi interni. Una trattativa sindacale comporta logicamente un confronto e anche momenti di rottura. Nutro da sempre grande rispetto per lo sciopero come diritto dei lavoratori. Ciò che ho invece giudicato negativamente è il ricorso ad una iniziativa che ha creato forti e imprevisti disagi ai genovesi, per di più accreditando la falsa immagine di un’azienda pubblica che manderebbe in giro autobus non sicuri mettendo a repentaglio viaggiatori ed autisti. Nessuno nega che il parco mezzi sia in parte da rinnovare e necessiti perciò di un’opera costante di manutenzione. Ma questo, semmai, non fa che confermare l’alta professionalità degli operai e dei tecnici Amt che vi provvedono e dell’Azienda nel suo complesso che, nonostante le difficoltà, garantisce la sicurezza Confermato lo sciopero il 22 marzo, a Doria: «Venga a vedere come lavoriamo» I sindacati del trasporto pubblico genovese hanno confermato lo sciopero indetto per il prossimo 22 marzo. È quanto emerso da una conferenza stampa che si è svolta questa mattina e nella quale sono stati forniti alcuni dati sullo sciopero di martedì scorso. In particolare le organizzazioni sindacali hanno illustrato lo stato degli interventi meccanici sui bus di Amt, l’azienda di trasporto pubblico genovese: 1.800 interventi ai freni nel 2012 e 300 già nei primi mesi del 2013, 350 riparazioni ai pneumatici, 220 perdite d’olio al motore. I sindacati hanno così voluto spiegare come mai, dopo la decisione di non far uscire i mezzi non idonei, molti autobus sono rimasti in officina martedì e mercoledì. «Gli autobus – hanno spiegato – non sono stati riparati e verificati nella giornata di martedì per lo sciopero dei dipendenti, e quindi anche degli operai incaricati della manutenzione. Gli operai hanno iniziato gli interventi non appena terminato lo sciopero, per mettere le macchine in condizione di circolare recuperando, il più velocemente possibile i ritardi accumulati ma, inevitabilmente, lo sforzo non è stato sufficiente». L’assessore regionale Enrico Vesco ha puntualizzato che le risorse per il trasporto pubblico locale sono insufficienti e che, vista la situazione attuale, è difficile trovare fondi aggiuntivi. Vesco ha, inoltre, sottolineato che questo settore ha subito tagli di entità di gran lunga minori rispetto alle altre poste di bilancio e ha chiarito che il trasporto su gomma non ha registrato alcuna penalizzazione rispetto a quello su ferro. Ribattendo alle obiezioni di alcuni rappresentanti sindacali, Vesco ha puntualizzato che la Regione ha rispettato l’accordo siglato il 17 gennaio 2012, relativo al mantenimento del livello delle risorse da assicurare al settore: “Altri non hanno fatto fronte a causa delle ben note difficoltà economiche nelle quali versano le amministrazioni locali» L’assessore ha quindi lanciato un allarme, che riguarda tutto il mondo del lavoro ligure, circa l’entità dei fondi disponibili per coprire la cassa integrazione in deroga: «Con la disponibilità attuale – ha ribadito – si arriverà a malapena a giugno”. Questo stato di cose, però, preoccupa non poco lavoratori e sindacati, perché senza risorse il trasporto pubblico è a rischio, come migliaia di posti di lavoro. Ieri sera, quindi, è stato deciso un nuovo sciopero regionale, che si svolgerà il 22 marzo per 24 ore e a cui si sovrapporrà quello di Amt di 4 ore.