Il Comune: i 20 milioni in più sono un'addizionale sul turismo e non c'entrano con i servizi di trasporto

Venezia contro i tagli regionali

Venezia contro i tagli regionali

Per l'assessore alla mobilità Ugo Bergamo è il segno evidente di una volontà "punitiva" del Consiglio regionale del Veneto che – caso unico in Italia – continua a penalizzare il proprio capoluogo, che vanta numeri e problematiche completamente differenti da quelli delle altre città. Indipendentemente dai residenti anagrafici, che sono circa la metà della popolazione effettiva che Venezia ha quotidianamente, tra studenti, pendolari e turisti

Venezia – «Tagli troppo pesanti L'azienda chiuderà il 2012 con 9 milioni di deficit. Inutile tirare fuori sempre la solita storia dei 20 milioni ricavati dai biglietti. Quella è una sovrattassa, un'addizionale e non c'entra nulla con il trasporto pubblico locale. Sui biglietti l'importo della corsa e quello dell'addizionale è scritto chiaramente. Se si ragiona come la Regione allora l'imposta di soggiorno dovrebbero tenersela gli albergatori».   Così l'assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo dopo aver appreso che la Regione ha dato il via libera ad altri 4 milioni di tagli solamente per la navigazione.   «Gli effetti del taglio di 20 milioni del 2012 – continua Bergamo – uniti all'impennata del costo del gasolio e dell'Iva sono stati solo parzialmente fronteggiati con l'aumento del costo dei biglietti e l'efficientamento aziendale. Tanto che l'azienda si appresta a chiudere il 2012 con un deficit di circa 9 milioni».   Secondo l'assessore, il tiro al bersaglio continua per motivi esclusivamente politici. «Continuare a sparare su Venezia ignorando le altre realtà significa non conoscere le criticità che abbiamo qui.   Abbiamo cercato di fare incontri anche sulle linee di navigazione per capire quali sono turistiche e quali invece no.   Il fatto è che la linea 1 e la linea 2, ad esempio, utilizzate dai turisti, sono linee al servizio dei veneziani.   E poi ci sono un sacco di servizi essenziali per collegare le isole.   Che dobbiamo fare, abolire le linee 1 e 2 solo quando non ci sono turisti? Noi – conclude – siamo aperti al confronto, ma la Regione è sempre sfuggita, semplicemente perché il confronto non lo accetta».

Left Menu Icon