Amt Sicilia: «In programma assunzioni di autisti appena avremo il via libera dalla Corte dei conti e l'acquisto di 80 nuovi bus»

Amt Catania: “Azienda sana, la Regione ci paghi”

Amt Catania: “Azienda sana, la Regione ci paghi”

L'Ing. Roberto Sanfilippo, presidente di Amt la sua "è un'azienda sana che vive da malata. Dal momento della trasformazione in società per azioni, avvenuta il primo agosto del 2011, abbiamo avuto due esercizi: il 2011 lo abbiamo chiuso in positivo, e la stessa cosa ci accingiamo a fare con il 2012, appena il Comune completerà l'iter che gli compete. Questo significa che dopo 15 anni di chiusure in negativo, finalmente l'azienda metropolitana dei trasporti può rifiatare, grazie anche ai suoi nuovi asset aziendali"

Catania – «Sia l'Amt sia il Comune hanno una storia di inaffidabilità con le banche – spiega il presidente Amt Sanfilippo – che dunque non concedono liquidità avendo già delle linee di credito aperte. Noi abbiamo ereditato questa situazione e nell'ottobre scorso abbiamo firmato un piano di rientro con il Banco Popolare, istituto col quale c'era un debito di 16 milioni. Il 10% è stato già versato e ci siamo impegnati a pagare puntualmente a ogni scadenza».   Ma l'Amt vanta anche dei crediti: «La Regione dovrebbe versare i contributi dovuti per legge ogni trimestre e anticipatamente – dice il presidente Sanfilippo – ma è in grave ritardo.   Aspettiamo ancora i primi due trimestri di quest'anno e gli ultimi due del 2012, per un totale di 24 milioni di euro. Sono stato proprio stamattina a Palermo e ho visto che c'è un mandato pronto, il 326 del 22 marzo, di 10,2 milioni che coprirebbe gli ultimi due trimestri 2012. Dovremmo incassarlo a breve e così saremo in grado di pagare gli stipendi di marzo».   Per fortuna il Comune è più puntuale della Regione: «In cinque anni Palazzo degli Elefanti deve versare nelle casse dell'Amt 32 milioni di euro – dice Sanfilippo – e già nel primo anno ne ha versati la metà. Uno sforzo economico fatto per sopperire ai ritardi della Regione. Ritardi che non ci fanno avere certezze sui flussi di cassa, ci creano difficoltà nell'erogazione degli stipendi e nell'approvvigionamento dei pezzi di ricambio delle vetture. La mancanza di certezze sui finanziamenti che ci spettano peggiora senza dubbio il servizio e non consente una serena programmazione. Soffrono anche le risorse umane, che non riusciamo a gratificate come vorremmo».   Per quanto riguarda il parco mezzi, ormai abbastanza vetusto, il Comune ha chiesto alla Regione, nel 2010, di poter accedere a una misura europea destinata specificamente alle flotte urbane dei bus per poter disporre di 24 milioni utili all'acquisto di 80 nuovi mezzi.   «Ma la Regione non si preoccupa di darci questi soldi, rischiando che vadano perduti, per un dubbio interpretativo su una norma che si trascina da tre anni – dice Sanfilippo -. Perché allora non mandare un funzionario a Bruxelles per fare chiarezza e sbloccare finalmente questi 24 milioni? ».   I cento autisti vincitori di concorso sono stati assunti e sono regolarmente in servizio. Grazie a quel concorso «esiste una graduatoria di soggetti idonei dalla quale vorremmo attingere – dice il presidente dell'Amt – visto che abbiamo meno autisti di quanti ne servirebbero. Ma l'azienda è società affidataria del trasporto pubblico urbano, ma lo è senza aver fatto una gara. Quindi soggiace alle norme del pubblico impiego e, di conseguenza, al blocco delle assunzioni. Per dirimere la questione, il sindaco Stancanelli ha scritto il 14 marzo scorso alla Corte dei Conti spiegando che l'Amt ha bisogno di autisti e, assumendone di nuovi, risparmierebbe perché non pagherebbe più gli straordinari. Siamo in attesa di una risposta – conclude Sanfilippo – e auspichiamo il via libera».

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