Comunicato stampa delle Segreterie Regionali Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Faisa Cisal sulla decisione della Società di trasporti regionale Arpa Spa di privatizzare l'azienda Sistema Spa della quale detiene la maggioranza del pacchetto azionario. Pubblicato il bando con il quale si privatizzano servizi essenziali e delicati quali la distribuzione e la riscossione dei titoli di viaggio
Per i sindacati quella della privatizzazione di Sistema Spa è: "Una decisione irrazionale che mette a rischio il posto e le condizioni di lavoro di un centinanio di dipendenti alla viglilia dell'unificazione delle aziende di trasporto prevista – secondo le dichiarazione del Presidente Chiodi – entro la fine della legislatura."
Massimo Cirulli, Presidente di Arpa Spa, azienda di trasporto regionale che, secondo gli intendimenti del Presidente Chiodi, è ormai prossima dall’essere interessata da un progetto di riordino con le altre società pubbliche regionali, ha deciso nel bel mezzo del cosiddetto "semestre bianco", di mettere in atto un'operazione che secondo i sindacati "non rientra affatto in quella ordinaria gestione che gli attuali amministratori dovrebbero limitarsi ad assicurare in questa fase; tra l’altro giustificando l’operazione con l’assoggettamento ad una norma di legge che invece, la Corte dei Conti de L’Aquila, su specifico quesito della regione Abruzzo, ha chiarito non applicarsi a società quali Arpa spa e Sistema Spa." Nella denuncia dei sindacati così facendo Arpa abbandonerà oltre 100 lavoratori. Il Consiglio di Amministrazione della società regionale di trasporto ha indetto una gara per la cessione della proprie quote azionarie (62% e quindi socio di maggioranza) all'interno della Società Sistema Spa che dal 1996 gestisce i servizi complementari al trasporto pubblico quali pulizia, rifornimento e movimentazione bus nonché la vendita/distribuzione dei titoli di viaggio e attività di informazione all'utenza (call center). Tutto questo avviene dopo che per anni Regione e Amministratori di Arpa, pur in presenza di costanti denunce sindacali, hanno condiviso in modo silente una gestione per nulla efficace dell'azienda Sistema Spa, caratterizzata dall'assenza di un piano industriale e da conseguenti ripercussioni negative sul proprio conto economico e, indirettamente, anche sui bilanci di Arpa. Prosegue il comunicato delle Segreterie Regionali Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Faisa Cisal: IL "PATTO PER I TRASPORTI" DISATTESO ANCOR PRIMA DI VEDERE LA LUCE La decisione assunta unilateralmente dal Consiglio di Amministrazione del Presidente Cirulli, risulta incoerente con quanto si sta discutendo in ambito Istituzionale con lo stesso Presidente Chiodi, nell'ambito del cosiddetto "patto per i trasporti" e che, a nostro avviso, come ribadiamo da tempo, dovrebbe assegnare alla Società Sistema, previa opportuna riorganizzazione, un ruolo di primo piano di tutte quelle attività complementari e, al tempo stesso essenziali, per i servizi espletati dalle tre aziende regionali Arpa, Gtm e Sangritana che insieme costituiscono circa l'80% dei servizi di trasporto pubblico della Regione Abruzzo. Un'operazione, questa cui assistiamo, improvvisa e immotivata – quella di dismettere la propria partecipazione nella Società Sistema – che apre di fatto alla privatizzazione dell'azienda ed alla precarizzazione dei rapporti di lavoro con una inevitabile riduzione dei posti di lavoro o, in alternativa, ad una sensibile contrazione degli orari di impiego e quindi dei salari. SI PREFIGURA UNO SCENARIO DI PRECARIZZAZIONE E DI RIDUZIONE DI PERSONALE Una manovra che affiderà, peraltro, ad una impresa esterna, il delicato compito di gestire le attività di vendita dei biglietti e degli abbonamenti, ovvero milioni e milioni di euro di entrate per i quali – allo stato attuale – l'attività di controllo e di riscontro, è direttamente ed esclusivamente affidato ad Arpa. I lavoratori di Sistema, profondamente indignati anche da alcuni atteggiamenti ed espressioni insolenti nei loro riguardi, non ci stanno ad essere considerati il capro espiatorio di quanto sta accadendo mentre i veri responsabili continuano a generare ulteriori scelte dannose all'equilibrio della società come nel caso della prevista apertura di un nuovo punto vendita presso il Terminal di Lanciano.