«Risolvere presto il caso Ast»

Ast, la Regione convoca un tavolo tecnico

Ast, la Regione convoca un tavolo tecnico

Trasporto pubblico e scuole in evidenza nell'agenda del commissario straordinario Alessandro Giacchetti. A Palermo, il tecnico si è occupato della vicenda Ast, e relativi noti disagi dell'utenza, che potrebbero sfociare nella paralisi del servizio, palesando tutto il problema al capo delle segreteria tecnica del presidente Crocetta

Palermo – Da Palazzo D'Orleans, fa sapere Giacchetti, si sono impegnati a convocare urgentemente un tavolo tecnico con i soggetti coinvolti, per esaminare i casi aperti in tutta la Sicilia.   La vicenda è nota: l'Ast chiede alla Regione il versamento dei crediti vantati e sostiene di non potere più effettuare, perché in perdita, il trasporto urbano nelle città siciliane in cui è presente.   La prospettiva sarebbe l'immediata interruzione del servizio, che nel capoluogo aretuseo significherebbe la cancellazione dei collegamenti urbani, comprese le linee utilizzate dagli studenti delle frazioni di Cassibile e Belvedere.   Una pesante incognita che Giacchetti ha richiesto di scongiurare, ma le sorti del servizio di trasporto pubblico sono adesso nelle mani della Presidenza della Regione. Ieri, invece, nelle mura del palazzo municipale, il commissario ha partecipato a un incontro volto a fotografare la situazione degli edifici scolastici comunali.   Una riunione, organizzata dal responsabile comunale del settore tecnico Andrea Figura, con i dirigenti scolastici della città, presenti anche il prefetto Armando Gradone e il dirigente del settore sicurezza della locale Asp, Biagio Cantone. Sul tappeto, l'esigenza di avviare una sorta di "preistruttoria" di natura tecnica sulle scuole di competenza dell'ente, con un occhio alle (poche) risorse disponibili e anche al problema legato al dimensionamento scolastico.   «L'ente – ha spiegato il dirigente Figura – intende acquisire in questa fase tutte le informazioni necessarie a formalizzare correttamente le richieste per le autorizzazioni e permettere quindi il corretto avvio del prossimo anno scolastico».

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