Trovare l'accordo con l'Ati in settimana e, subito dopo, ricapitalizzare l'Amts diventa, ora come non mai, doverosa ed indispensabile se si vorrà provare a mantenere ancora pubblica l'azienda di trasporto di Benevento.
A disegnare tinte fosche nel futuro dell'Amts c'ha pensato il vertice della scorsa settimana alla Rocca dei Rettori, con l'assessore regionale ai trasporti, Sergio Vetrella, ricevuto dal presidente provinciale Aniello Cimitile e dall'assessore al ramo, Romeo Melillo. Presenti alla riunione anche il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, oltre all'assessore alla mobilità di Palazzo Mosti, Luigi Abbate ed al vicesindaco Raffaele Del Vecchio. Segno che si è parlato anche di Amts, in vista dell'imminente riprogrammazione del trasporto pubblico con la creazione del Bacino Unico su base, non più provinciale come ipotizzato in un primo momento, ma regionale. I tempi sono strettissimi e per l'Amts si potrebbe trattare di un vero e proprio salto nel vuoto: c'è da affrontare una gara ostica ed evidentemente il Comune di Benevento, che in questi giorni è impegnato a preparare un piano aziendale di rilancio, parte svantaggiato rispetto ai compratori privati. I volti scuri di Pepe e Abbate la dicono lunga sull'esito del vertice privato. Il primo ad essere preoccupato è proprio il sindaco Pepe: "Sono preoccupato, la Campania ha optato per una gara unica in tutto il territorio per affidamento del servizio del Tpl locale". Significa che il Comune di Benevento, unitamente alla Provincia sannita, dovrà partecipare ad una gara unica di settore. L'azienda pubblica Amts dovrà spuntarla su altri concorrenti pubblici o privati, e se non riuscirà ad aggiudicarsi la gara, probabilmente così com'è non esisterà subendo delle modifiche molto forti a livello aziendale. La città non avrà il servizio di prima, oggi il Comune di Benevento ci mette l'80% in termini economici di quella che è la spesa del budget annuale.