Sentenza storica per il tpl

Panettoni (Actv): “Riconosciuto il diritto al rimborso dalla Regione”

Panettoni (Actv): “Riconosciuto il diritto al rimborso dalla Regione”

“Il Consiglio di Stato non ha rigettato il ricorso delle aziende del trasporto pubblico locale ma – ben diverso – l’ha dichiarato inammissibile. Ha inoltre indicato chiaramente la strada da percorre per chiedere direttamente alla Regione il riconoscimento delle compensazioni sulla base dei servizi minimi storici”

Venezia – E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Actv, l’azienda di trasporti del Comune di Venezia, Marcello Panettoni, in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato su un contenzioso con la Regione Veneto.   “Si tratta di una sentenza storica per il settore del trasporto pubblico locale Veneto – ha spiegato ancora Panettoni – perché si riconosce definitivamente il diritto delle aziende e degli enti affidanti a ottenere dalla Regione Veneto le risorse finanziarie corrispondenti ai costi sostenuti per onorare i contratti di servizio per i servizi minimi”.   Il presidente di Actv, che è contemporaneamente anche presidente di Asstra, l’associazione che raccoglie il 98 per cento delle aziende di trasporto pubblico,  ha sottolineato altresì che tale obbligo “non potrà in alcun modo essere disatteso dalla Regione adducendo il pretesto dei tagli a livello nazionale.”   Panettoni rileva che il Consiglio di Stato ha quindi sostanzialmente riconosciuto che “la Regione debba pagare con i prossimi assestamenti di bilancio le somme per i servizi già svolti” e “ha inoltre indicato le azioni da intraprendere per ottenere tale rimborso: per questo Actv e tutte le aziende venete hanno deciso di avviare immediatamente ogni iniziativa necessaria presso le autorità giudiziarie competenti per ottenere ciò che spetta loro di diritto”.   Secondo il presidente dell’azienda di trasporti veneziana è “difficile stabilire già oggi l’entità del rimborso, ma ricordo che Actv, rispetto a quanto erogato nel 2010, ha subito un taglio di fondi complessivo negli ultimi due anni di circa 21 milioni di euro”.   La sentenza del Consiglio di Stato chiude il contenzioso tra Actv e Regione, nato dopo che le aziende di trasporto pubblico e gli enti locali veneziani  avevano presentato ricorso per ottenere l’annullamento della delibera della Giunta che, nel 2011, aveva ridotto i finanziamenti regionali del 10 per cento. Per due anni di seguito, il TAR del Veneto aveva dato ragione alle aziende ricorrenti, ma ora il Consiglio di Stato è intervenuto a dichiarare inammissibili i ricorsi sostanzialmente per vizi di forma, riconoscendo contemporaneamente il diritto delle aziende ad avere le compensazioni per i servizi pubblici resi.   L’esito di questa ultima sentenza  è solo l’ultimo atto di un contrasto tra l’azienda di trasporti pubblici veneziana (e l’amministrazione comunale lagunare) e la Regione Veneto  in merito alla ripartizione dei fondi regionali, la cui costante riduzione sta creando – secondo Actv – sempre maggiori difficoltà all’azienda, tanto da costringerla anche a piani di razionalizzazione del personale.

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