“Lo spread trasportistico costa al cittadino italiano 1500 euro “ cosi Roberto Barbieri, amministratore delegato di GTT, aprendo i lavori della tavola rotonda che si è tenuta oggi al Convegno ASSTRA sulla situazione economica finanziaria del settore
Bologna – Il confronto con altre aziende europee è impietoso – secondo il manager torinese – infatti la copertura dei costi è inferiore al 52% per le nostre imprese mentre le tariffe sono più basse del 40% di quelle europee. GTT, ad esempio, ha effettuato quest’anno, di fronte al ridursi delle risorse, un piano di efficientamento che ha comportato una riduzione di 10 milioni di km sulla rete ma ci ha consentito di avere un utile di 50 milioni. Dobbiamo chiedere al governo – ha proseguito Barbieri – una politica industriale che consenta di operare alle aziende anche con meno risorse. In tal senso bisognerebbe individuare meccanismi di premialità rispetto ai trasferimenti. Penso a un censimento per individuare e quantificare la presenza di esuberi nel settore chiedendo un ammortizzatore sociale una tantum, tale richiesta rappresenterebbe una premialità verso l’efficienza. Aggiungo – ha proseguito l’amministratore di GTT- che bisognerebbe favorire i processi di aggregazione tra le imprese creando dei protagonisti efficienti del trasporto locale e non assistere a una miriade di piccoli operatori. Credo – ha concluso Barbieri – che la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe essere un protagonista intelligente nel sostenere un tale disegno di politica industriale.