A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, gli Enti Locali della Provincia di Modena e l’Agenzia per la Mobilità, oltre a non essere stati coinvolti nel processo di revisione, non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione al riguardo da parte della Regione
“Più coinvolgimento nella decisione degli orari dei treni della linea Modena – Sassuolo e della Modena – Carpi, ma soprattutto rispetto per gli impegni presi e per le esigenze dei pendolari, con il rispristino in primis delle corse della Modena – Sassuolo che dovrebbero sparire dal 9 giugno”. Questo in sintesi il contenuto della lettera che Comune di Modena, di Carpi, Sassuolo, Provincia e aMo hanno inviato all'indirizzo della Regione, sollecitando un incontro urgente con l'Assessore Peri per parlare degli orari estivi dei treni sulle linee che collegano Modena a Sassuolo e Carpi, in seguito alle allarmanti notizie di tagli alle corse pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa e denunciate dai Comitati dei pendolari e dalle Associazioni di consumatori. Nel comunicato di aMo si legge: "Si è appreso, dal sito istituzionale di Trenitalia per quanto riguarda la rete nazionale e, in maniera assai frammentaria, dagli organi di stampa per quanto riguarda la rete FER, che sono previsti tagli ingenti per il periodo giugno-settembre, che consisterebbero nel taglio, al sabato, di tutte le 28 navette Modena-Carpi, e nella sparizione, in tutti i giorni feriali, dei rinforzi di frequenza a 30 minuti nelle fasce di punta sulla Modena-Sassuolo. In risposta ai tagli sulla Modena-Carpi ci è pervenuta una nota del Comitato Utenti e del CRUFER, che hanno proclamato la loro mobilitazione in difesa del territorio e del servizio; per quanto riguarda la situazione della Modena-Sassuolo, persino più grave, l’Amministrazione di Sassuolo ha già rimarcato la cosa con una nota stampa uscita nei giorni scorsi sui quotidiani locali ed alcuni utenti hanno raccolto, “al volo”, 130 firme di pendolari a sostegno di una petizione per evitare la sparizione almeno dei treni più usati nelle fasce di punta dei lavoratori." In sostanza, su entrambe le linee i tagli praticati sembrano decretare un forte attacco all’orario cadenzato. Sulla Modena-Sassuolo l’arretramento del livello di servizio è evidentissimo, in un periodo in cui l’utilizzo del treno è ancora consistente per ragioni di lavoro e per raggiungere i luoghi di cura (la linea collega molto efficacemente i tre nosocomi di Modena, Baggiovara e Sassuolo). Sulla Modena-Carpi la Regione è intervenuta in difformità rispetto agli accordi presi e venendo meno all’intenzione, più volte esplicitamente manifestata dai tecnici del Servizio Ferrovie, di non modificare l’orario adottato un anno fa prima di 18-24 mesi, compromettendo in questo modo le sue possibilità di attecchire presso l’utenza, che già deve fare i conti con l’inaffidabilità del servizio offerto, e gli elevatissimi tempi di percorrenza. “Fondamentale evitare almeno il taglio delle corse di punta della linea Modena – Sassuolo usate dai lavoratori nei giorni feriali, soprattutto quella delle 7.30, per fornire un servizio all'altezza delle esigenze del territorio” si rimarca nella missiva. Proprio per dare voce a rappresentanti dei pendolari e istituzioni locali il Comune di Modena si è fatto capofila, assieme ad aMo, della richiesta di una presa di posizione della Regione in difesa del diritto degli utenti e ha sollecitato un incontro, già fissato per la prossima settimana, con l'Assessore Regionale, che si terrà presso la sede del Comune di Modena.