Botta e risposta tra parlamentare del Movimento 5 Stelle e il Sottosegretario Girlanda

Scibona (M5s) contro il sottosegretario Girlanda sulla Tav

Scibona (M5s) contro il sottosegretario Girlanda sulla Tav

Scibona (M5s): "Finalmente Girlanda ammette che non esiste alcun impegno con l’UE per la TAV", il Sottosegretario Girlanda risponde confermando di ritenere la TAV un'opera strategica

“Il Sottosegretario di Stato, Rocco Girlanda, ha svelato ciò che in Val Susa è noto da anni: non esiste alcun impegno nei confronti dell’Europa per la realizzazione del TAV Torino Lyon”.   Così il senatore M5s, Marco Scibona sottolinea che la TAV non è un’opera chiesta dall’Europa “non essendo l’asse 6 previsto ad alta velocità”.   "Se il senatore Scibona, anche dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge di ratifica del trattato Italia-Francia sulla Torino-Lione, vuole sostenere che la Tav non è un’opera strategica per l’Europa, libero di pensarlo. Detto progetto non è, in effetti, secondo le previsioni europee, un percorso cosiddetto ad alta velocità.   Tuttavia, il Regolamento UE C-650 sulle reti Ten-T, in fase di approvazione, richiede, e quindi impone, anche per le linee non ad alta velocità, l’adeguamento a precisi standard’.   I 57 km di galleria della Torino-Lione sono pertanto adeguati agli standard richiesti dall’Unione europea per il trasporto merci e per le linee veloci.   Se Scibona vuole appendersi nominalmente a una definizione tecnica, faccia pure, l’Europa vuole che i treni che passeranno in quella galleria viaggino a 220 km l’ora”.   Dal canto suo Dario Ballotta, dell'Osservatorio Nazionale delle liberalizzazioni nelle infrastrutture e trasporti, dichiara in una nota: “Avanti di questo passo il trasporto delle merci su ferrovia si estinguerà visto che dal 2008 al 2012 sono circolate il Italia il 40 per cento delle merci su ferro in meno e che la quota modale nazionale si avvicina oramai al 6 per cento mentre la media Europea è del 12 per cento”.    E commentando il disegno di legge di ratifica del trattato Italia-Francia sulla Torino-Lione aggiunge: "Nei primi tre mesi del 2013 c’è stato un altro crollo del 10 per cento delle merci trasportate. Sarebbe molto meglio se il Governo si mettesse in fila le vere priorità del sistema ferroviario anziché attardarsi con progetti costosi e privi di ogni priorità funzionale compreso quello del terzo valico Milano-Genova.   Anche nella migliore delle ipotesi di sviluppo, la tratta Torino Lione, già sovradimensionata, basta e avanza per gli attuali e i futuri (incertissimi) incrementi di traffico."   E contro propone: "La prima cosa da fare è fermare il declino e rilanciare il trasporto merci ferroviario che è oramai alla canna del gas anche vendendo Cargo FS, costoso carrozzone utile solo ad impedire l’ingresso degli operatori privati.  Inoltre l’imminente apertura del traforo del Gottardo è la vera priorità e opportunità italiana."

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