Dopo i disagi agli sportelli di Seta per le tessere che integrano il trasporto di bus e ferrovia, ora arrivano nuove pesanti critiche
«Federconsumatori – scrive l’associazione – segnala da anni i ritardi nell'attuazione del progetto STIMER-MiMuovo, il sistema di biglietti e abbonamenti su tessere magnetiche che permetteranno l'uso promiscuo dei diversi mezzi pubblici. Federconsumatori ha denunciato nei giorni scorsi le contraddizioni di un sistema che, in grave ritardo, concede ai gestori troppa autonomia sui tempi di attivazione della tecnologia STIMER. Esempio negativo a Modena dove SETA dopo 15 anni di sperimentazione, finanziata anche con risorse regionali, dal 1 luglio introduce il “nuovo” MiMuovo obbligando gli utenti al pagamento di una “tassa di conversione” di 10 euro, pena la perdita del credito residuo presente sulle vecchie tessere». «Una paradossale stortura – continua Federconsumatori – del progetto iniziale che prevedeva -e prevede- la semplificazione dell'utilizzo dei mezzi pubblici, la fidelizzazione degli utenti e l'acquisizione di nuove quote di traffico. Obiettivi ancora vanificati dall'incompletezza del progetto e dalla sistematica richiesta di balzelli e adeguamenti delle tariffe, scaricando nel contempo tutti i ritardi e le inefficienze sugli utenti. Ancora non pervenuto l'adeguamento al nuovo sistema di Trenitalia, il cui silenzio deve far ormai dubitare sulla reale adesione al progetto. Gli adempimenti a carico delle imprese di trasporto per l'acquisizione di software, validatrici, emettitrici, gli stessi accordi per la ripartizione degli introiti sembra lasciata al caso. Un mancato ritorno di investimenti per la stessa Regione che ha stanziato per realizzazione del progetto 17 milioni di euro».